(f.e.) Si presenta con un ramoscello d’ulivo l’ex Sindaco Mauro Mazzola: “Perché la politica deve essere amicizia anche in schieramenti diversi e non odio”. Tirato in ballo, seppur velatamente dal Partito democratico, “sono rimasto molto male da quanto scritto dal mio ex partito, chi ha quella penna sulle mani è offuscato da troppo rancore”, chiarisce la sua posizione ed analizza la situazione politica locale.
Alla domanda su quanto ci fosse di vero di un suo avvicinamento alla Lega ed al progetto Giulivi, risponde secco: “Sono due argomenti diversi. Mazzola alla Lega non si avvicina né oggi né mai. Ricordo che sono stato l’unico, in qualità di Presidente della Provincia, a dichiarare ospite indesiderato Matteo Salvini. Con Sandro Giulivi, con il quale ho sempre avuto rapporti cordiali, ci siamo visti e trovati insieme anche a Renato Bacciardi su un progetto che ha come obiettivo quello di non far vincere a Tarquinia gli stranieri, chi propone progetti faraonici ma forse ha altre mire. È un progetto trasversale che mi ricorda molto quanto successo con il primo Conversini. È un progetto su progetti, su tematiche reali quali ospedale, trasversale”.
Mazzola non nega gli incontri con Giulivi. “Ha voluto la mia opinione su alcune tematiche. Il mio partito questo non l’ha fatto”. Rifiuta di essere nella lista dei transfughi con disonore del Pd e contrattacca: “Semplicemente ridicolo; il Segretario Zingaretti a livello nazionale fa un appello all’unità e qualche scienziato a livello locale tira fuori queste cose che non fanno altro che allontanare altra gente”. L’ex primo cittadino parla del Pd. “Non sono un santone ma il Pd è stretto in una morsa di due persone che avevano legittimamente l’ambizione di fare il candidato sindaco. La prima volta sappiamo come è andata. Oggi si doveva partire dalla coalizione senza dire “Io ho il sindaco”. La politica è fioretto, bisogna far essere protagonisti anche gli alleati. Celli sarebbe un ottimo sindaco ma sbaglia sempre i tempi. Mi dispiace che non mi abbia mai chiamato per un vero incontro e non per due battute in piazza”.
Mazzola passa in rassegna i vari candidati, dando giudizi positivi per Giulivi ed Andreani (5 stelle): “un’ottima scelta”, anche se ironicamente si dice pronto a mandare il suo curriculum per fare l’assessore. Un po’meno per Riglietti: “Bravo professionista ma non un grande e bravo politico.” Negativo il giudizio su Moscherini: “Non lo ritengo in grado di fare qualcosa di buono per Tarquinia”. Per Mazzola, Bacciardi ha fatto la sua scelta mentre a Serafini consiglia: “La politica non fa per te”. Infine, confermando la sua non candidatura lancia un appello: “Votate bene, non votate gli stranieri”.