“Accordi per il secondo turno? Se vado al ballottaggio, io nemmeno partecipo! Posso decidere di non farlo? Lo ripeto: se Tarquinia perde questo treno al primo turno, abbiamo già perso. Ma non noi come Lega: ha perso la città!”. L’ufficialità della candidatura a sindaco è arrivata da qualche minuto, ma Sandro Giulivi subito si conferma personaggio dalle uscite decise, rispondendo ad una domanda su possibili scenari post primo turno.
“Alla mia prima esperienza da sindaco non conoscevo il Comune, c’ero stato solo per rinnovare la carta d’identità: non sapevo e capivo nulla – continua in un altro passaggio della presentazione – Oggi ho una preparazione diversa sull’amministrazione e sulle necessità dei cittadini, a cui mi sento ben più vicino di allora”.
Come da tempo si vociferava, insomma, sarà l’ex sindaco – primo cittadino di Tarquinia dal 2002 al 2007 – a guidare la corsa della Lega verso piazza Matteotti: ad ufficializzare la cosa è arrivato a Tarquinia il senatore Umberto Fusco, che ha ribadito come in campagna elettorale scenderà in campo in città anche Matteo Salvini.
Giulivi, invece, le prime parole le ha spese proprio ricordando quanto accaduto dodici anni fa. “Scelgo di ripartire da questa sede, quella dove perdemmo le elezioni, proprio perché è da quella Tarquinia che vogliamo ripartire, ricostruendo da dove l’avevamo lasciata. – l’esordio del candidato della Lega dopo essere stato annunciato dal Senatore Fusco – Perché quello che dovremo fare, assieme a tutti i cittadini, sarà ricostruire il tessuto politico di questa città, portandone avanti una riqualificazione urbana, storica e culturale: altrimenti questa città muore”.
“Quando Fusco mi ha proposto la candidatura ci ho pensato qualche giorno – continua poi svelando i passaggi che hanno portato all’accordo – perchè conosco bene i sacrifici che si trova a fare chi diventa sindaco, a discapito della famiglia e della vita personale. Ma l’amore per Tarquinia è troppo grande, e mi ha spinto a dire sì. La Lega, peraltro, è oggi l’unico partito che rispecchia il mio pensiero, ispirato alla protezione dei cittadini e dell’essere italiani”.
Quindi la chiacchierata, anche con le domande della stampa, si sposta su politica, rivali e possibili alleanze. “Vedo che ci sono molti candidati sindaci – esordisce Giulivi sul tema – in fondo Tarquinia è celebre per i ferlenghi, e i candidati spuntano come i funghi. Ma ben vengano: sono i cittadini che decidono. Anzi, questo è proprio il momento in cui chi vuole deve metterci la faccia: più concorrenti ci saranno, più sarò motivato”.
E parlando di coalizione al primo turno, la risposta è stata di sostanziale apertura. “Premesso che è dimostrato che la Lega vince da sola più che in coalizione – le parole di Giulivi – credo che Tarquinia debba essere aperta a tutte le persone di buona volontà. Mazzola e Bacciardi? Se sono persone di buona volontà, perché no? Lo stesso per il dottor Riglietti, che è un amico e una persona per bene: questa casa è aperta a tutti, e ritengo che se nessuno ci mette mai la faccia, in questa città non cambierà mai nulla. Di certo c’è che la politica deve esser fatta di persone, non di partiti: sappiano tutti che l’epoca degli inciuci politici è finita”. L’unica stoccata, in merito, arriva per Idea e Sviluppo. “Non so nemmeno chi siano. – risponde ad apposita domanda – E’ Serafini? Auguri!”.
Poi un primo passaggio sui programmi. “Ci sono due domande chiave che dobbiamo farci. – dice rivolgendosi ai presenti – Verreste in vacanza a Tarquinia? Investireste soldi su questa città? Quando la risposta ad almeno una di queste domande sarà un sì, avremo raggiunto una parte degli obiettivi. Ma per prima cosa dobbiamo rendere questa città abitabile ed a misura d’uomo, pulita ed ospitale, come le città del Nord, che non hanno mica più soldi di quanti ne ha il nostro comune. Oggi Tarquinia è indecente”.
“Mi dicono di andare a Miami a promuovere la città? – continua – Ma cosa gli portiamo? Prima dobbiamo ripulirla e riorganizzarla, poi la promozione, ricordando che il mezzo migliore per farlo sono i turisti che vengono e, andandosene, condividono i buoni ricordi di quanto vissuto qua. Noi dobbiamo vivere di turismo, che poi trascinerà tutto il resto, agricoltura compresa”.
Nessun particolare dettaglio sui temi del programma, che verranno via via presentati nel corso dei prossimi mesi, ma una citazione per le Saline (“Tarquinia va protetta, e quindi anche le Saline: ho realizzato il progetto Life quando ero sindaco, il ripascimento sarebbe stato il secondo passo, ma non dobbiamo dimenticare il borgo”) e per il centro storico (“Il progetto è per un centro vivo: chiuderemo al traffico quando saranno stati prima sistemati la viabilità e i parcheggi e quando saranno tornate le attività. Il centro storico deve essere un posto per le passeggiate e lo shopping, ma serve di fare un passo per volta”).
Prima di lui, il senatore Fusco aveva introdotto il candidato: “Dopo le parole, da oggi passiamo ai fatti: bello vedere tantissima gente, dà quasi le vertigini, soprattutto così tanti giovani. Sono certo: la vittoria è vicina”
“Ora che tutto è ufficiale, posso dire che è stata un’operazione bellissima – rivela Fusco – Ho conosciuto Alessandro Giulivi nel 2010, quando con Lega Federalista stavamo organizzandoci per le elezioni provinciali: allora, per motivi di impegni professionali, non poté candidarsi, ma subito conobbi una persona che rispettava le nostre idee. Così, quando 3 o 4 mesi fa ci si è parlati, l’accordo è arrivato subito: oggi lo presentiamo e via via svelerà la sua idea politica ed il programma che vorrà attuare”.
Prima di lasciare la parola a amministratori e dirigenti del partito di Viterbo e Civitavecchia, Fusco ha poi voluto ringraziare l’amministrazione uscente e l’ex sindaco Mencarini – “per lui un abbraccio ed un augurio per la salute” – e annunciato il prossimo finanziamento di circa 80.000 a Tarquinia per Spiagge sicure dal Ministero dell’Interno.