Ormai è solo formalità burocratica, ultimazione di conti e verbali, inserimento di dati nei terminali: al di là dell’importanza di ogni singolo voto o preferenza, il dato aggregato di questa tornata amministrativa è chiaro, e somiglia in parte a quello di due anni fa.
Due comuni denominatori: la sfida al ballottaggio tra due forze riconducibili al centrodestra e la presenza, ancora da sfidante che parte in rincorsa, di Gianni Moscherini. Solo che due anni fa fu la sorpresa che sfidava Pietro Mencarini, oggi invece fa meno scalpore e si troverà a dover recuperare su Sandro Giulivi.
Per l’analisi del voto ci sarà tempo, ma intanto concediamoci qualche considerazione. Intanto, pur non ricalcando il boom della Lega alle europee svoltesi in contemporanea (la coalizione somma circa 700 voti in meno di quanto ottenuto nell’altro spoglio dal partito di Salvini), Giulivi chiude il primo turno con un vantaggio maggiore rispetto a quello con cui Mencarini “respinse”, due anni fa, l’assalto di Moscherini. Resta da capire quali dinamiche influiranno sul voto tra due settimane: in fondo, tra quindici giorni ripartiranno entrambi da zero nel secondo ballottaggio consecutivo tutto targato centrodestra.
Un risultato sopra le attese di Maurizio Conversini, che supera i 1.200 voti, di fatto rende un miraggio la “qualificazione” al ballottaggio per il centrosinistra guidato da Celli, anche se ci vorranno analisi più approfondite per capire se e quanta parte dell’elettorato dell’ex sindaco sarebbe andata ad arricchire il bottino del consigliere uscente, distante oltre 800 voti dalla seconda posizione.
Curioso, infine, come pur cambiando candidato, da Cesarini ad Andreani, il Movimento 5 Stelle ricalchi quasi esattamente (se i dati ufficiosi non differiscono di troppo da quelli che verranno confermati, ci sono 60 voti e quasi un punto percentuale in meno) il risultato di due anni fa.
Passando alle liste, Lega primo partito. Salta all’occhio, nella coalizione per Moscherini, come Fratelli d’Italia la faccia da padrone – Riglietti tra i più votati, testa a testa con Betsi Zacchei, poco dietro Martina Tosoni), quasi quattro punti sopra le altre tre liste, tutte molto vicine poco sotto al 5%. Sopra le 200 preferenze anche Luigi Serafini e Roberto Benedetti.
Nei Democratici per Tarquinia, primo della lista è Leoni; nel M5S Cesarini; il Movimento Civico di Conversini vede come la più votata Arianna Centini.