Tra una manciata di ore si chiuderà la campagna elettorale, inizierà il sabato di silenzio e riflessione prima della domenica del voto: dopo due anni, insomma, i tarquiniesi torneranno a scegliere il proprio sindaco, per chiudere la parentesi commissariale apertasi con le dimissioni di Pietro Mencarini.
Nell’election day di domenica 26 maggio si voterà, contemporaneamente, per il rinnovo del parlamento europeo (qui la spiegazione sulle modalità di voto) – naturalmente per quanto riguarda i rappresentanti italiani – che per l’amministrazione comunale (qui un pezzo che spiega voto disgiunto, doppia preferenza ecc.): non è detto che il primo turno sia sufficiente a decretare il futuro sindaco, di certo fisserà i voti di preferenza per poi riempire gli scranni del consiglio comunale (ecco l’elenco completo dei candidati).
Seggi aperti dalle 7 alle 23. I lavori tutt’ora in corsa al padiglione Bonelli delle scuole elementari di via Bruschi Falgari fanno sì che i seggi precedentemente ospitati nello stesso saranno dislocati, invece, nella palestra.
L’attesa sarà altissima per lo spoglio, soprattutto per quello delle amministrative, ma la priorità sarà naturalmente data ai risultati delle Europee, con la conta delle schede al via subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. Per le Comunali, se ne parlerà lunedì, a partire dalle 14: sarà, insomma, un pomeriggio di fuoco, che lextra.news seguirà con aggiornamenti diretti sui sul sito che sulle proprie pagine Facebook e Instagram.
Per votare, bisogna presentarsi al seggio con la tessera elettorale ed un valido documento di identità. Come spiega il sito internet del Comune di Tarquinia, in caso di trasferimento di residenza sarà il comune di nuova iscrizione nelle liste elettorali a consegnare al titolare una nuova tessera, previo ritiro di quella rilasciata dal comune della precedente residenza.
Nel caso, invece, di cambio di abitazione all’interno dello stesso comune, l’elettore dovrebbe aver ricevuto un tagliando di aggiornamento da applicare sulla tessera: se non ha ancora ricevuto la tessera presso il proprio domicilio, l’elettore può recarsi all’Ufficio Elettorale del comune di residenza e ritirarla presentando un documento di riconoscimento.
La sezione dove si vota è legata all’indirizzo di residenza e quindi può variare con il variare della residenza stessa. Nel caso di variazione del locale di votazione e/o della sezione elettorale, sarà l’Ufficio Elettorale del comune di residenza a curare gli aggiornamenti della tessera trasmettendo per posta ai cittadini un tagliando adesivo con le variazioni da applicare nell’apposito spazio della tessera.
In caso furto, il comune rilascia il duplicato della tessera al titolare, previa sua domanda corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza. In caso di smarrimento, invece, il comune rilascia il duplicato della tessera al titolare, previa sua domanda, corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza; in alternativa alla presentazione della denuncia, l’elettore dovrà compilare una autodichiarazione nella quale si afferma, sotto la propria personale responsabilità e nella consapevolezza delle sanzioni penali derivanti da dichiarazioni mendaci, di averla smarrita. In caso di deterioramento, infine, l’elettore potrà richiederne un duplicato presso l’Ufficio Elettorale del comune di residenza, previa presentazione di apposita domanda e riconsegna del documento deteriorato.
Per ogni necessità, ad ogni modo, l’ufficio elettorale si trasferirà presso la sede delle votazioni sin da sabato pomeriggio, oltre che per tutta la durata delle operazioni di voto. Qui, sempre dal sito del Comune, tutte le indicazioni in merito al voto assistito.