Riceviamo da Sandro Celli e pubblichiamo
Conversini si è candidato, nonostante fosse già in campo una proposta di centrosinistra già strutturata. Ha accettato – dice – con il cuore pesante e la mente lucida, guida di una lista di “sinistra” ben oltre il centrosinistra.
Se la mente è lucida significa che questa scelta è stata fatta nella consapevolezza che ciò costituirà un vantaggio straordinario per le forze di destra.
Si dispiace nel non aver potuto raggiungere una intesa solo perché non vi è accordo sul mio nome a candidato Sindaco.Bene non permetterò a nessuno e in alcun modo di screditare la mia figura e il mio ruolo. Io non ho mai avuto incarichi di partito al di fuori di quelli guadagnati esclusivamente con il consenso degli elettori che ringrazio per la fiducia che mi hanno sempre concesso.
Non ho mai esitato, a differenza di altri, nel fare passi indietro quando mi è stato chiesto per il bene del centrosinistra, rimanendo sempre a disposizione del partito con lealtà e determinazione.
Più di una volta mi sono ritrovato a dover ricominciare dalle macerie di scelte sbagliate assieme a pochi altri, quasi mai con quelli che compaiono in prossimità delle elezioni, o a fare opposizione praticamente quasi da solo alla destra più arrogante,proprio quella che ora si ripresenta.
A differenza di altri ci ho messo la mia faccia anche quando le situazioni consigliavano di defilarsi aspettando momenti migliori.
L’ultima volta l’ho fatto nel 2017: dopo l’esito delle primarie, non ho esitato neanche un istante nel mettermi nuovamente e lealmente a disposizione.
Dopo quella sconfitta elettorale ho visto il solito fuggi fuggi intorno a me, mentre io nonostante tutto sono rimasto lì al mio posto a presidiare il diritto di esistere ancora come partito a provare a ricostruire una coalizione.
Queste elezioni forse sono arrivate troppo presto, ma, grazie a quel presidio, abbiamo comunque avuto la forza di mettere in campo una proposta credibile e competitiva.
Sono consapevole che tutto questo, per chi l’impegno politico lo vive con passione e con spirito di servizio, non può e non deve certo dare nessun credito ma non può certamente neanche costituire una colpa.
Non vedo chiarezza in questa situazione, che diventa ancora meno comprensibile alla luce delle pubbliche dichiarazioni dello stesso Conversini quando riteneva la mia “una candidatura spendibile e legittima che va sostenuta da tutti” ma oggi non è più così.
Non posso credere che un uomo serio ed esperto come Conversini possa realmente giungere alla conclusione, dopo una lunga riflessione, che di fronte all’altissimo pericolo di consegnare Tarquinia nelle mani della Lega o di Moscherini, la soluzione migliore sia quella di dividere il fronte di sinistra.
Le contraddizioni sono evidenti e la scelta è irresponsabile, ci leggo rancore, una pregiudiziale sulla persona, cose che in politica non dovrebbero esistere.
Nonostante tutto non mi rassegno, credo bisogna fare un passo in avanti per rendere ancora più competitiva la proposta del centrosinistra.
Lo dobbiamo ai tanti cittadini che sono giustamente preoccupati e stanchi e che si aspettano da noi serietà e responsabilità.
È stata fatta una proposta rendiamola pubblica, forse anche oltre la volontà dell’interessato, esiste sul tavolo, da parte di questo gruppo di sinistra oltre il centro sinistra, l’idea di un reciproco passo indietro in nome di una candidatura che unisca tutti, una figura in alternativa soprattutto alla mia candidatura che risponde al nome di Alessandro Dinelli.
Bene. Siccome però il tempo stringe ed è concreto il rischio che tutto questo possa disgregare completamente anche quanto da me costruito faticosamente fino ad oggi, chiarisco che io, sulla figura di Dinelli, posso anche farmi da parte qualora lo stesso desse la sua disponibilità.
La condizione è che lui sia in grado di garantire realmente l’unità delle forze di centrosinistra ed una proposta più forte e maggiormente competitiva di quella già in campo, in caso contrario nessun passo indietro, sarebbe irresponsabile.
Se questo non sarà possibile non c’è evidentemente più tempo per tergiversare e chiedo pubblicamente a Conversini, di cui riconosco la sua saggezza, un atto di responsabilità.
Si lasci da parte ogni suggestione, e si aderisca unitariamente al rafforzamento del nostro progetto già pronto e competitivo da tempo, dove lui può ricoprire il fondamentale ruolo istituzionale di garante politico.
Sono certo che insieme possiamo, allora si, scongiurare il pericolo di lasciare Tarquinia in mano alla Lega di Salvini o a Moscherini.
In caso contrario significherebbe che le suggestioni sono solo ed esclusivamente strumentali a far perdere il centrosinistra di cui qualcuno dovrà poi necessariamente prendersi la responsabilità.
Sandro Celli