Riceviamo da Sandro Celli e pubblichiamo
“Le urne hanno dato un verdetto chiaro ed inequivocabile, dispiace, ma va sempre e comunque rispettato perché questo è il sale della democrazia. Certo a volte è dura accettarlo ma non bisogna mai pensare che sia chi vota a non aver capito. Se tanta gente vota in modo diverso dalle nostre aspettative un motivo c’è sempre e comunque. Voglio ringraziare tutti e ciascuno coloro ci hanno voluto concedere la loro fiducia assicurandogli che noi ce la metteremo tutta per mantenere e aumentare la loro stima nei nostri confronti.
Faccio un in bocca al lupo ai candidati che sono andati al ballottaggio, augurando e augurandomi che i cittadini sappiano fare la scelta più giusta per la nostra splendida città. Come voglio fare un in bocca al lupo anche agli altri colleghi con cui dividerò l’onere e la responsabilità di svolgere al meglio il fondamentale ruolo di controllo, di stimolo e di proposta nei confronti della maggioranza. Noi abbiamo cercato di portare avanti una campagna elettorale rispettosa e corretta, soprattutto per riguardo alla città, parlando solo ed esclusivamente di noi, della nostra idea di città e del suo modello di sviluppo possibile senza mai parlare di altri.
Purtroppo non è stato così per tutti, soprattutto nei nostri confronti, ma questa, per fortuna, ormai è già storia. Voglio ringraziare inoltre uno ad uno tutte le persone che hanno voluto spendersi mettendo la loro faccia, con orgoglio e determinazione, sulle liste che ho avuto l’onore di rappresentare in questa esperienza, permettendoci di mettere in campo una proposta di centrosinistra credibile in un momento molto difficile e complicato.
Sono persone capaci, oneste, pulite, professionalmente preparate che con passione e assoluto disinteresse si sono messe in gioco per la loro città. Spero possano trovare continuità nel loro impegno politico, perché Tarquinia ha bisogno di persone come loro. Sarebbero stati ottimi amministratori, per ora, spero vivamente che possano essere comunque un’ottima classe dirigente su cui costruire il futuro”.
Sandro Celli