Riceviamo e pubblichiamo
I “ragazzi” di Rinnova, presi dall’”ansia di prestazione” giornalistica, finiscono spesso per dire cose non vere. Ne è esempio il loro attacco alla gestione delle politiche giovanili degli ultimi dieci anni, il quale, avendo il sottoscritto ricoperto l’incarico di assessore al ramo per cinque anni, mi vede inevitabilmente tirato in ballo. Forse sarebbe più corretto se il movimento Rinnova si chiedesse cosa ci fosse per i giovani fino a dieci anni fa. La risposta è semplice: nulla.
Nel 2007, infatti, è stato istituito per la prima volta l’assessorato alle politiche giovanili; a seguire, venne istituito il consiglio comunale dei giovani, che consentì ai ragazzi, per la prima volta, di partecipare in forma istituzionale alla massima assise cittadina, prendendo così confidenza con gli organi e con le procedure di governo locale, favorendo in tal modo un interesse concreto nei confronti della politica e della gestione della cosa pubblica (il leader di Rinnova dovrebbe saperne qualcosa…).
Sempre in quegli anni fu creato il Centro di Aggregazione Giovanile, con sala prove insonorizzata, sala laboratorio (corsi di teatro, corsi di fonica, fotografia digitale, blogger, pittura, ecc.) e sala multimediale, con 7 postazioni pc, connessione internet, ecc. Dal Cag sono partite molte iniziative, che hanno visto in questi anni dare frutti a livello anche professionale e semi-professionale, con giovani che hanno ottenuto brillanti successi nel campo della musica e della tecnica audio-visiva.
Negli stessi anni è stato istituito lo “Sportello Impresa” (con uffici siti alla Barriera San Giusto), dove è stato possibile promuovere progetti per l’imprenditoria giovanile e segnatamente per l’imprenditoria “in rosa”, mediante l’accesso al “microcredito”, favorendo così nuove attività commerciali, artigianali, ecc. mediante convenzioni con istituti di credito locali per l’accesso al credito agevolato.
Un centinaio sono stati i giovani del comprensorio che hanno utilizzato informazioni e che sono stati guidati alla creazione di un’impresa, all’avviamento di un’attività imprenditoriale, o che semplicemente sono stati orientati nel complesso sistema di pratiche burocratiche o di iter economico-finanziari indispensabili per iniziare o implementare la propria idea di impresa.
È stato poi istituito e rafforzato il CILO e lo sportello Informagiovani, che negli anni ha assistito molti ragazzi in attività di consulenza ed orientamento al lavoro, in collaborazione con il Centro per l’impiego, erogando, tra l’altro, importanti incentivi alle giovani coppie (bonus fino a € 5.000,00!), promuovendo il trasporto regionale gratuito per studenti e giovani lavoratori pendolari ed altre iniziative. Molte di queste attività vennero realizzate e finanziate nell’ambito del Piano Locale Giovani, progetto di cui il Comune di Tarquinia (grazie anche alla progettualità delle cooperative di gestione “Alice” e “FuoriCentro”), risultò essere, per la prima annualità 2007-2008, tra i più attivi in Italia, come confermato dalla relazione presentata dal nostro Ufficio Informagiovani al meeting di Cagliari nel luglio 2008.
Sul versante scuola, sono state promosse in quegli anni iniziative di counseling, formazione, indirizzo, educazione ambientale , bonus agli studenti più meritevoli, ecc. Sul versante delle manifestazioni, tantissime le iniziative create ad hoc per i giovani: da “Agriturock”, laboratorio di didattica musicale, a “Io pittore per caso”; dal “Capodanno in Piazza”, al “Village” al Lido ; dal Premio Letterario Giovani, a “Graffiti”, a “Tarquinia Festival”e tante altre.
In collaborazione con il Consiglio comunale dei giovani e con l’associazione Tarquinia Allegra, fu poi ripristinata, dopo tanti anni, la tradizione dei carri allegorici di Carnevale, che coinvolse, oltrechè il centro storico, per la prima volta il quartiere Madonna dell’Olivo, oltre ad una versione estiva al Lido. Non so se è tanto. Di certo è più del nulla che c’era prima.
Giancarlo Capitani