(s.t.) Momento storico, lealtà tra candidati, disponibilità a lavorare anche in caso di sconfitta: sono questi i refrain della presentazione dei tre candidati alle primarie del Partito Democratico, che il prossimo 26 febbraio permetteranno la scelta del candidato alle prossime elezioni amministrative, in programma nella tarda primavera prossima.
L’evento di stamattina (in cui il segretario Egidi taglia corto senza consentire domande alla stampa, ma di questo parliamo in seguito) ha concesso ai tre candidati – Sandro Celli, Anselmo Ranucci e Piero Rosati – uno spazio in cui trattare tematiche generali, in cui solo brevi sono stati i riferimenti a progetti per il futuro: in settimana tutti e tre si sono impegnati con lextra per un’intervista in cui entrare in tematiche più specifiche sempre relativi alle primarie, ad iniziare da possibili alleanze per passare ad aspetti programmatici.
Per cui le notizie dell’incontro arrivano più dal sindaco uscente Mazzola, che annuncia d’essersi ricerduto sulle primarie, a cui inizialmente era contrario, e che conferma la sua disponibilità alla candidatura come consigliere, e dal segretario provinciale Egidi, ora anche “reggente” della sezione locale, che fa in parte marcia indietro sul possibile voto negato ad esponenti di altri partiti, riportando la questione sul livello etico-morale ed invitando chi non crede nei valori e programmi del PD a non presentarsi al seggio.
Anche perché tutti e tre i candidati hanno spiegato di non temere il possibile effetto-inquinamento del voto, rinnovando l’invito a quanta più gente possibile a recarsi alle urne.
“È un momento storico per la città – ha esordito Ranucci, primo a parlare in base al sorteggio – a un evento sinora mai verificatosi nella nostra città: mettiamo con queste primarie l’elettore al centro di un progetto politico, con una scelta che per la prima volta non nascerà nelle segrete stanze. Veniamo da un’esperienza amministrativa per me esaltante, per cui sono e siamo sereni perché abbiamo dati il massimo, cercando di soddisfare i tanti interessi della quotidianità dei cittadini: amministrare al giorno d’oggi è difficile, perché a volte non riusciamo a dare delle risposte. Spesso sento dire che i politici sono tutti uguali, che vanno lì per rubare: credetemi, ci sono le persone che lo fanno per passione”.
“Abbiamo ragionato tante su queste primarie – le parole di Piero Rosati – e la strada che ci porta qui nascono dai concetti fondamentali di condivisione e partecipazione: le stesse che dovranno guidare la linea amministrativa nei prossimi dieci anni. Si chiude ora un’esperienza entusiasmante, con i dieci anni di amministrazione Mazzola nel corso dei quali sono state fatte tante cose. Ora dobbiamo sentire la responsabilità di riprendere in mano Tarquinia e guidarla nei prossimi dieci anni, con la consapevolezza che la classe politica maturata con questa esperienza sia la più adatta per adempiere questo compito. C’è necessità di progettazione: abbiamo elaborato con la coalizione un programma molto articolato e dettagliato, con al centro alcuni punti chiave. Il primo dei quali sia il lavoro: i prossimi dieci anni devono essere proiettati su questa priorità”.
“Accettare questa sfida mescola l’entusiasmo d’essere il sindaco della città in cui si vive con la responsabilità immensa che ci si assume, che si può e si deve affrontare solo attraverso l’unità e la condivisione dell’intera città. Tarquinia ha un tessuto sociale vivo, vivace, fortemente impegnato e va gestita ed amministrata in un contesto, quello della crisi globale, che rende quest’impegno ancora più grande. Non serve un salto nel buio: tanti parlano di rinnovare, ma io credo che in questa fase serve una sicurezza. Noi siamo persone che hanno amministrato, con tutti i nostri limiti e le nostre capacità, e la gente sa cosa può aspettarsi da noi: onestà, trasparenza, dedizione, passione, esperienza amministrativa. In questi anni siamo sempre stati molto vicini al cittadino: ed ogni candidato su questo dovrà continuare a puntare, senza cedere all’affarismo”.
Domani, su lextra, online gli interventi integrali dei tre candidati e quello del sindaco Mazzola.