Riceviamo e pubblichiamo
Caro Pietro Mencarini, in campagna elettorale è usuale strumentalizzare ogni argomento per fare polemica, ma nel caso del PUGC la grossolanità di quanto dichiarato manifesta la grave ignoranza in materia. Verrebbe quasi da mettere in dubbio la tua buona fede se, quale imprenditore, individui come causa della crisi nel settore edilizio e produttivo in genere, la mancata redazione del PUGC, ma se vuoi crederci o farlo credere ai cittadini in campagna elettorale ne avrai degni risultati. La questione del PUGC è tutta altra cosa, e dato che sei malamente informato voglio darti un aiuto per schiarirti le idee.
Forse da imprenditore non hai modo di accorgerti che non c’è crescita demografica, che non c’è domanda di mercati per nuova edificazione, che non c’è propensione all’investimento.
Gli specialisti urbanisti che ti consigliano si sono accorti che lo sviluppo urbanistico si è evoluto? Oggi si deve parlare di servizi ai cittadini, di recupero del patrimonio inutilizzato o dismesso, di risparmio del suolo, di difesa e riconversione della vocazione agricola, di rilancio della vocazione turistico-culturale, di tutela ambientale. Tutto ciò si chiama GOVERNO DEL TERRITORIO (non sviluppo urbanistico).
L’attuale PRG contiene ancora previsioni di crescita non attuate, quindi ti può essere facile capire che non è lo stop del PUGC ad impedire la loro attuazione. Forse non ti era chiaro perché ti mancano molti dati. Hai sentito parlare di San Giorgio? Le previsioni del PRG per questo comprensorio sono di oltre 700.000 mc di nuove costruzioni residenziali, sono state approvate sin dal 2005 tre piani attuativi di lottizzazione per circa 280.000 mc ma ad oggi non c’è nessun imprenditore interessato a investire su queste lottizzazioni. Vogliamo parlare del lido di Tarquinia, dove attualmente il PAI ha bloccato circa 140.000 mc di nuove costruzioni necessarie per la riqualificazione del comprensorio? Vogliamo prendere in considerazione Marina Velka Pian di Spille con i 90.000 mc previsti nel comprensorio interessato dall’ampliamento del golf? Anche in questo caso la ricerca di un imprenditore per l’attuazione ad oggi risulta vana. Vogliamo parlare dei Programmi Integrati “accettati” dall’Amministrazione Comunale e mai attuati per il mancato interesse dei proponenti? Anche in questo caso si tratta di altri 120.000 mc di nuova edificazione residenziale. È quindi Il PUGC che blocca lo sviluppo urbanistico di Tarquinia?
Caro Mencarini, probabilmente non è materia di tuo interesse, ma ti voglio informare che attualmente, cosa impensabile negli anni passati, ci sono quasi 200 appartamenti invenduti, costruiti o in corso di costruzione e sono ancora disponibili 80.000 mc di nuova edificazione nelle zone PEEP senza che nessuna cooperativa di abitazione sia interessata alla realizzazione.
Vogliamo parlare della zona D1 a confine con Civitavecchia? È uno dei comprensori più vasti di Italia destinati all’industria ed alla logistica, sono circa 480 ettari in posizione strategica a pochi chilometri dal Porto di Civitavecchia prevista nel PRG dal lontano 1975 ed ad oggi attuata per poco più del 7% dell’intero comprensorio, nonostante l’ulteriore stimolo dato con la variante urbanistica che ha inserito la possibilità di realizzare una percentuale del 20% da destinare ad insediamenti commerciali. Di quale nuovo sviluppo urbanistico, come altra espansione, vogliamo parlare? Di quella che serve a qualche proprietario per vedere crescere il valore dei propri terreni?
Caro Mencarini, devi sapere che il fabbisogno abitativo decennale su cui dovrà basarsi il nuovo PUGC è di mc 250.000-300.000, al quale bisogna sottrarre la disponibilità residua del PRG Vigente che, come ti ho elencato, è di oltre un milione di metri cubi destinati alla residenza, dicasi residenza e non residenza turistica. Di quale freno allo sviluppo dobbiamo parlare? Di aver impedito a qualche imprenditore di speculare sul territorio senza reali benefici per i cittadini?
Ma veniamo al mancato impegno di redazione del PUGC ed alle ingenti somme spese (ti informo che non sono state liquidita somme, neanche quelle di anticipazione delle spese, mentre è stato introitato il contributo regionale). Ad oggi l’ordinamento giuridico e l’evoluzione della tecnica di pianificazione ci mettono a disposizione strumenti e percorsi più moderni, sicuramente complessi, ma che riguardano come e dove si offrono i servizi alla cittadinanza (come scuole adeguate ai nostri tempi ed in sicurezza, come verde urbano non relegato alle fioriere itineranti, come parcheggi che non deturpino la città antica o siano segni irrealizzabili sulla piantina della città), piuttosto che preoccuparsi di dove e quanto costruire case da vendere che nessuno chiede. Capisci che non è la mancanza del PUGC ad impedire di dare risposte alle esigenze della cittadinanza ed al giusto e corretto sviluppo economico del territorio? Serve un piano dei Servizi e l’uso corretto dei moderni strumenti di pianificazione. Serve l’impegno della nuova Amministrazione a confrontarsi con la Regione per superare una vincolistica spesso inadeguata che limita o impedisce qualsiasi tipo di sviluppo anche quello rivolto alla tutela e valorizzazione delle nostre risorse territoriali.
Certo la materia è complessa per essere compresa in poche settimane di campagna elettorale da un candidato, peraltro un po’ restio ad essere tale, che si è sempre occupato di far tornare i conti della propria attività imprenditoriale, piuttosto che dell’interesse pubblico generale.
Dott. Alfredo Maltese
Coordinatore Lista Passione Tarquinia per Bacciardi Sindaco