Riceviamo e pubblichiamo
Gli effetti della mancanza di un perimetro normativo del piano energetico regionale, sono arrivati anche nel Comune di Tarquinia in provincia di Viterbo che con il parere positivo dell’ufficio VIA, vedrà sorgere sul proprio territorio una centrale Biogas su un quadrante che non può supportare un’ulteriore carico di inquinamento e che molto probabilmente avrà pesanti ricadute sulla vivibilità dei cittadini.
Ci appare incomprensibile come possa essere stato dato il via libera a questo progetto, situato all’interno di un’area agricola di pregio a ridosso del fiume Mignone. Inoltre vogliamo sapere che tipo di collegamenti ci sono tra i consorzi e le aziende che hanno depositato le richieste di autorizzazioni e i politici locali vicini alla maggioranza di centrosinistra in Regione Lazio. Per tutti questi motivi ho depositato un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere conto di questa centrale Biogas e di tutti gli eventuali legami nascosti dietro questo impianto.
Saremo al fianco dei cittadini di Tarquinia per evitare l’ennesimo inaccettabile scempio” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e membro della commissione Ambiente e Rifiuti. “Il territorio di Tarquinia è già fortemente in crisi da un punto di vista turistico” precisa Massimo Mottola, il responsabile FdI Tarqinia “che gravarlo di ulteriore inquinamento comporterebbe un grave danno economico, oltre aggravare la svalutazione immobiliare che già ha colpito queste zone. Senza dimenticare quanto inciderebbe sulla produzione agricola” aggiunge “vanto delle nostre terre.”