Riceviamo e pubblichiamo
Un’Amministrazione ha il dovere di affrontare ogni tipo di esigenza cittadina, senza potersi permettere di lasciare indietro nessuno, soprattutto le categorie più disagiate, soprattutto quelle persone che hanno bisogno di un sostegno, sia economico che morale.
Nella nostra Città ci sono molte realtà familiari che versano in condizioni difficili e negli ultimi anni, complice la crisi economica e la perdita dei posti di lavoro, sono aumentate consistentemente. Molte famiglie, anche con anziani e figli a carico, si trovano in condizioni di indigenza.
Ritengo che occuparsi di questa situazione debba essere una priorità per un’Amministrazione pubblica, che deve sostenere i suoi cittadini con tutte le iniziative possibili, a partire da quelle che portano alla soluzione dell’emergenza abitativa, in un periodo in cui in molti stanno subendo sfratti o pignoramenti delle proprie abitazioni.
Per ovviare a questa problematica si dovranno realizzare delle strutture, di proprietà comunale, da adibire ad abitazioni temporanee per chi si ritrova dall’oggi al domani senza un tetto sopra la testa. Queste strutture potrebbero essere ricavate anche da immobili già esistenti che potrebbero essere recuperati e ristrutturati, secondo le funzionalità del caso, attingendo ai Fondi Strutturali Europei 2014/2020 ed ai contributi regionali. Su entrambi i piani di finanziamento sto già lavorando con i miei collaboratori per far sì che la mia Amministrazione abbia subito pronta una soluzione.
Ci sarà una maggiore collaborazione con l’ATER, per la gestione delle Case Popolari e per valutare le condizioni di incremento delle strutture, e sarà istituito l’Ufficio Casa, uno sportello diretto di confronto con i cittadini che si occuperà della consulenza e delle procedure amministrative.
Un’altra categoria da sostenere è quella degli anziani, soprattutto di quelli che, con pensioni al limite del decoroso, non riescono vivere in maniera dignitosa.
Gli anziani rappresentano una grande risorsa per la società, un collegamento con le nostre radici e con la nostra storia e devono essere un punto di riferimento per le nuove generazioni in un contesto di partecipazione dove chi ha un bagaglio di esperienze di ogni livello possa metterlo a disposizione della Comunità, tramandando antichi mestieri ed antiche tradizioni.
Penso inoltre alle persone che sono giunte ad un età avanzata e versano in condizioni di solitudine e di difficoltà motorie, persone per le quali è difficile compiere quei gesti quotidiani che diamo per scontati, come preparare e consumare un pranzo o una cena. A tal proposito vorrei istituire un servizio che preveda la distribuzione a domicilio dei pasti.
Sempre riguardo alla terza età andranno implementate anche le ore di assistenza domiciliare e si dovrà intervenire su quelle persone che non possono permettersi l’assistenza delle RSA. Ad oggi la legge in merito prevede che una parte delle spese sia a carico dell’Amministrazione, ma io mi adopererò in tutti i modi affinché sia previsto un ulteriore contributo, magari tramite la diminuzione dell’addizionale IRPEF e delle imposte comunali per le Case di Riposo che vorranno collaborare.
Nessuno dovrà essere lasciato solo, perché una Comunità cittadina forte e coesa, per poter guardare al futuro, ha bisogno che tutte le parti sociali vivano in condizioni di assoluta dignità e serenità e si sentano parte di una realtà unita e solidale.
Pietro Mencarini
Candidato Sindaco di Tarquinia