Riceviamo e pubblichiamo
È più di una volta che Pietro Mencarini fa esternazioni, senza sapere quello che dice. Tarquinia non è stata bloccata. Se la considera bloccata perché abbiamo guardato solo agli interessi generali, con chiarezza e trasparenza, allora la città ha fatto passi in avanti da gigante.
A parlare sono i risultati raggiunti. Zona industriale in Pian d’Organi, dopo 40 anni di chiacchiere. Risanamento della zona commerciale, dove Mencarini ha la sede della sua azienda. Sblocco del progetto del campo da golf a 18 buche di Marina Velca. Presentazione del progetto di messa in sicurezza idraulica di 3milioni e 5000mila euro delle zone commerciale e artigianale per il PAI. La piscina comunale inaugurata nel 2013, dopo 30 anni di promesse. Il restauro di Palazzo Bruschi Falgari.
Il teatro San Marco in dirittura di arrivo. Il risanamento della cinta muraria in tutta la sua lunghezza. La messa in sicurezza delle pareti rocciose dell’Alberata Dante Alighieri e della Ripa. I lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio comunale. Il porto turistico, il cui iter burocratico è entrato nella fase conclusiva, con l’ultima conferenza dei servizi prevista tra pochi giorni. Lo stop al progetto di Roma Vetus.
Sul PUCG siamo ritornati sui nostri passi, perché era stato pensato e studiato in una forma che prevedeva vincoli strettissimi. Abbiamo capito che dovevamo prendere un’altra strada. Meno vincolante ma sempre rispettosa del territorio. Mi fermo, altrimenti farei un elenco telefonico! Mencarini si circondari di consiglieri più fidati. Non da chi per anni ha urlato, senza mai fare uno stralcio di proposta che si potesse definire tale.
Il sindaco Mauro Mazzola