Riceviamo e pubblichiamo
Due progetti da trasformare in realtà. Francesca Biagiola e Massimo Stefani hanno deciso di percorrere la volata finale di questa campagna elettorale per la nuova amministrazione che guiderà Tarquinia, insieme. Entrambi sono candidati come consigliere per Moscherini sindaco, nella lista Rinascimento, ed in questa tornata elettorale possono essere votati due consiglieri, purché appartenenti alla stessa lista, tra quelle che supportano il sindaco scelto.
Francesca, 45 anni ad ottobre, ha trascorso la sua vita lavorativa tra giornali, riviste, radio, televisioni e teatro. È giornalista e attrice-conduttrice e se anche ha ridotto drasticamente queste attività di lavoro per un problema di salute, non aveva e non ha importanza il mezzo usato: è testarda e quando comincia una battaglia non si arrende finché non arriva una giusta conclusione. L’ultima che aveva iniziato, più di 3 anni fa, era quella per la salvezza del sito archeologico di Porto Clementino. Era un numeroso (e anche rumoroso… nei confronti dei luoghi di potere…) movimento spontaneo, quello che ne chiedeva la salvezza. E ne è stata spesso la voce, sempre la penna. Per lei, Porto Clementino, come gli altri monumenti e tracce storiche di Tarquinia rappresentano l’anima vivente della Città, la sua personalità, la cornice che unisce più di ogni altra cosa, la comunità che la abita. Ora, dopo tante lotte e scontri è arrivato l’incontro e l’ascolto del candidato sindaco Giovanni Moscherini: ha inserito il recupero e la valorizzazione dell’antico Porto, nel suo programma di governo per la città. La preziosa area storico-archeologica di Porto Clementino, a tutt’oggi e richiestissimo tema per tesi di laurea, sarebbe così recuperata e resa fruibile anche per un nuovo tipo di turismo archeologico, confinante con quello balneare.
Massimo Stefani dipinge su pietra e ha esposto le sue opere presso le maggiori mostre a livello internazionale. È lui il fondatore del movimento artistico Arcaista. È scrittore (sue diverse opere tra saggi e romanzi editi da Mondadori) e ama gli animali, soprattutto i cani, di cui è allevatore e addestratore. Nel 1999 aveva presentato un progetto alla Comunità Europea, che avrebbe trasformato in una risorsa, un costoso problema per le casse del nostro comune : il canile municipale e il connesso problema del randagismo. Il progetto di Massimo prevedeva infatti la realizzazione di un centro di addestramento per cani che, previa selezione, avrebbe portato all’impiego di quei cani, in progetti terapeutico-riabilitativi per bambini, adulti e anziani affetti da varie patologie comportamentali, neuropsicologiche , relazionali e sociali (come avviene con l’Ippoterapia e l’ Onoterapia), altri ospiti del canile, in base alle loro caratteristiche, sarebbero stati invece addestrati per diventare cani guida per ciechi o sostegno per altre forme di disabilità. Di centri di questo tipo, ne esistono solo due in Italia. Troppo pochi, a fronte delle migliaia di richieste. Tanto che la Comunità Europea lo aveva approvato e lo avrebbe finanziato allora con un miliardo e ottocento milioni di lire. Se realizzato, avrebbe dato lavoro a 30 persone circa, e per Tarquinia avrebbe significato ottenere un riconoscimento di livello internazionale. Per cavilli burocratici legati a vincoli paesaggistici e archeologici, il terreno individuato, non risultò adatto e il finanziamento tornò, non usato nelle casse europee.
Francesca e Massimo chiedono ora il sostegno degli elettori, perché con Moscherini sindaco questi loro progetti e piani strategici per la collettività tarquiniese, avranno l’opportunità di nascere e svilupparsi.
Francesca Biagiola e Massimo Stefani