Riceviamo e pubblichiamo
Fabrizio Federici è un medico veterinario con una lunga esperienza professionale sul territorio. Dopo anni di attività sul territorio anche nelle fila del servizio veterinario della ASL Vt 2 ed aver maturato importanti specializzazioni, dalla patologia e tecnologia delle specie avicole, coniglio e selvaggina alla malattie infettive e polizia sanitaria; la sua passione ed i suoi interessi gli hanno consentito di restare sempre presente sul territorio anche dopo aver vinto il concorso pubblico come dirigente veterinario del Ministero della salute con incarichi centrali e periferici. Ora si occupa dei controlli veterinari al posto di ispezione frontaliero del porto di Civitavecchia e dell’aeroporto di Fiumicino.
La sua grande passione per l’ambiente rurale ed il mondo animale lo vede vicino al mondo agricolo, tanto che gli ha consentito di raccogliere sfoghi e problematiche tanto da poter capire quali possano essere le loro necessità nell’immediato. Per questo, candidandosi con Gianni Moscherini, ha chiesto di inserire nel programma elettorale tre punti fermi. Costruire ex novo una Cantina Sociale per valorizzare il Dop di Tarquinia oggi praticamente sconosciuto e poco apprezzato. Realizzare un mattatoio comunale attrezzato anche per la certificazione della selvaggina e riportare il Game Fair sul nostro territorio.
La necessità di una nuova Cantina Sociale nasce semplicemente perché l’attuale, gestita dalla Cantina di Cerveteri, ormai obsoleta che la vede protagonista di una diatriba giudiziaria tra la Cooperativa e l’Arsial che ne chiede il possesso. L’attuale produzione di 7mila quintali all’anno può essere portata a 15 mila e con una struttura degna del suo nome accompagnata da una promozione mirata può far tornare a sorridere tutti quei produttori che oggi sono costretti a conferire le loro uve ad altri.
Mattatio per abbattere i costi che gli allevatori e produttori sono costretti a sostenere per portare i capi a Tuscania o addirittura a Viterbo. Costi che scoraggiano gli investimenti e fanno perdere forza lavoro. Un mattatoio moderno in grado di accontentare le enormi richieste anche dei territori vicini ed in grado di certificare anche le carni provenienti dalle attività venatorie. Questa ultima condizione permetterebbe la vendita della selvaggina in macelleria e la trasformazione delle carni certificate in prodotti alimentari di primissima qualità.
Game Fair. Il Game Fair è un evento nato in Inghilterra nel 1950 per iniziativa della “Country Landowners Association”, un’organizzazione di gentiluomini di campagna che intendeva in questo modo valorizzare la cultura rurale, riunendo periodicamente tutti gli amanti della caccia, delle armi, dei cani, dei cavalli, della pesca e della vita in campagna. Nonostante nel nostro Paese la manifestazione sia arrivata per ultima, ha trovato terreno fertile assumendo una veste nuova, ricca di elementi propri della cultura e della tradizione rurale italiana. Dal 2007 al 2014 la manifestazione si è svolta a Tarquinia, in località Spinicci e, da quanto ci riferiscono gli organizzatori, hanno abbandonato il nostro territorio dalle grandi potenzialità attrattive per gli espositori, per la scarsa attenzione, l’indifferenza dell’amministrazione.
Un evento, oggi a Grosseto (con numeri che vanno sempre più in picchiata) che noi vogliamo riportare a Tarquinia. Rivogliamo quei 45mila visitatori ogni anno sul nostro territorio. Vogliamo vedere alberghi e ristoranti pieni. Vogliamo anche con queste iniziative far Rinascere questa Città che sembra una nobile decaduta. Ecco, questi sono gli obiettivi. Guardare alle generazioni future cominciando dal realizzare basi forti sulle quali far crescere l’economia e dove l’agricoltura non deve essere basata dai soli pomodori e finocchi. La filiera agroalimentare deve coprire a 360° ogni settore. Questa è la mia missione, il mio impegno.