(s.t.) Era un compito difficile, e certo Piero Rosati ne era a conoscenza: il confronto con i due rappresentanti dell’amministrazione uscente lo vedeva da outsider, e il 16% di preferenze conquistate è un risultato forse superiore alle attese di qualcuno dei pronosticatori. Ma le prime parole del segretario uscente sono per il risultato di affluenza del 26 febbraio.
“Non riesco a nascondere l’orgoglio, personale e di quella che è stata la mia segreteria, per il successo di queste primarie. – esordisce Rosati – Abbiamo lavorato un anno per questo appuntamento che si è dimostrato, come immaginavamo, una festa della democrazia, con un’affluenza anche al di là delle nostre aspettative. E il risultato è evidente: una nuova onda per il Partito Democratico che ora dovremo cavalcare verso le elezioni, per vincerle”.
“Sono felice della vittoria di Memmo – continua l’ex segretario – lo sarei stato anche se avesse vinto Sandro, lo sarei stato di più se avessi vinto io: ieri non ho potute seguire lo spoglio sino al termine, ma subito stamani ho scritto al vincitore per congratularmi e ribadirgli la mia piena disponibilità ad accompagnarlo in questo percorso verso le elezioni”.
“Ora dobbiamo continuare ad andare avanti, col vento in poppa – le ultime battute – abbiamo un candidato ed un programma, al quale il partito lavora da tempo, che ora definiremo nei dettagli con il candidato e che quindi presenteremo alle categorie ed alla cittadinanza. Ma lasciatemi spendere ancora una parola per questa segreteria, un gruppo di persone e ragazzi coesi, che anche ieri, come nel percorso verso queste primarie, ha dimostrato forza organizzativa e capacità”.