Riceviamo e pubblichiamo
Un piano dei servizi cittadino studiato con le componenti economiche ed i cittadini, un tavolo permanente di concertazione per lo sviluppo turistico, la realizzazione di iniziative per attrarre visitatori: sono solo alcuni dei punti di partenza programmatici lanciati dal candidato a Sindaco di Tarquinia, Renato Bacciardi, nel primo incontro tematico in vista delle elezioni.
Alla presenza di un folto gruppo di persone – tra cui molti operatori turistici e commercianti cittadini – Bacciardi ha chiuso con queste proposte un incontro in cui avevano già preso la parola Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo, e Giancarlo Mulas, presidente dell’Ente Bilaterale per il Turismo nel Lazio.
“Il piano regolatore è uno strumento ormai inefficace – ha spiegato Bacciardi entrando nel dettaglio – che non permette di sviluppare nulla sui territori; oltretutto, una volta giunto in Regione, ce lo restituirebbero dopo un decennio, quando ormai sarebbe vecchio. Il mio patto con la città nasce da qui: apriremo un tavolo di concertazione permanente per redigere un piano quinquennale di sviluppo turistico, fatto con chi poi dovrà dare risposte al turista, e quindi cittadini, operatori turistici, commercianti e imprenditori”.
“C’è di più – ha proseguito Bacciardi – certi vincoli che gravano sul nostro territorio ne bloccano crescita e potenzialità, vanno controbattuti con la Regione e, quantomeno, ridimensionati. E questo risultato si può ottenere solo giuridicamente”.
“È mia intenzione – ha continuato il candidato – sfruttare appieno un ufficio comunale dedicato al reperimento di fondi europei, ed aprine le porte a tutti coloro che sul territorio vogliono investire. Sono troppo pochi i contributi europei che Tarquinia è riuscita ad ottenere: sono convinto che potremo fare molto meglio”.
“Infine – ha concluso Bacciardi – se non si fanno iniziative sul territorio, il turista non viene: bisogna attrarlo con servizi ed eventi, diversificando per target, destagionalizzando, costruendo pacchetti interattivi che coinvolgano attivamente il visitatore con iniziative specifiche. In tal senso, mi sento di lanciare sin da subito due idee a costo quasi zero: proporre educational sul territorio per i tour operator ed organizzare a Tarquinia una borsa del turismo della Tuscia”.
Deciso, nel suo intervento in apertura, Vincenzo Peparello: “Sento di amministrazioni che centralizzano le risorse del turismo, ma è un errore. Il turismo facciamolo fare alle imprese, la politica faccia il suo mestiere creando dei supporti, mettendo a disposizione gli strumenti, sostenendo chi investe e lavora, possibilmente reinvestendo le tasse che cittadini ed operatori pagano”.
Ficcanti anche le parole di Giancarlo Mulas: “Il PAI paralizza l’economia e lo sviluppo e frena la proposta di ospitalità: ma perché a Montalto non ci sono questi vincoli?” E ancora: “Ogni anno i risultati di Goletta Verde penalizzano il mare di Tarquinia: i depuratori lungo il corso del fiume Marta non funzionano? Bisogna prendere qualche iniziativa, per tutelare i turisti e l’immagine della città”.
Non ha potuto essere presente come previsto, causa un lieve problema di salute, il professor Fausto Faggioli, esperto di marketing territoriale che, intervenuto per un saluto via telefono, ha dato appuntamento a breve ai presenti per un nuovo incontro su simili tematiche.