Riceviamo e pubblichiamo
Liberiamo il centro storico, ripensandone la vita, la logistica e l’arredo per restituirlo ai tarquiniesi con gli spazi di vitalità ed aggregazione che da sempre lo caratterizzano.
Le torri, i vicoli, ma anche le arterie del commercio e, soprattutto, le piazze sono fonte di piacevole sorpresa per i turisti, che scoprono una Tarquinia diversa da quella etrusca conosciuta sui libri: sta a noi riqualificarlo e renderlo, di nuovo, centro di vita.
Innanzitutto togliendogli – non solo metaforicamente – le catene: dobbiamo rivedere l’arredo urbano, riportando soprattutto le piazze al loro primario scopo di aree di socializzazione.
Ma è chiaro che la primaria necessità perché il centro storico di Tarquinia torni pienamente fruibile è la realizzazione di un sistema di parcheggi adeguato: il Patto Civico per la Città ideato e sottoscritto con i cittadini prevede la realizzazione di un parcheggio sotterraneo alla Barriera San Giusto, con sosta gratuita per i tarquiniesi ed un’area di superficie destinata a parco pubblico, perfetto biglietto da visita per chi visita Tarquinia. Non solo: è nostro impegno realizzare un parcheggio multipiano al Bucone. Solo da queste basi può partire una rivisitazione della viabilità, con l’eliminazione delle zone a traffico limitato e controllato.
Una vera rivoluzione, perché per cambiare la tendenza negativa di questi anni serve anche di rinnovare le tradizioni: è nostra idea, perciò, raddoppiare i tempi dedicati ai mercati, istituendone due a carattere specialistico, l’uno dedicato ai prodotti freschi a km 0 della nostra terra e l’altro all’artigianato, all’antiquariato ed al commercio.