Riceviamo e pubblichiamo
Drammatico e funereo titolo ma, niente, rispetto alla spregiudicata volontà dell’attuale amministrazione di aprire la strada, con un colpo di coda, ancora una volta e senza coinvolgere ed informare la cittadinanza, a società private che finiranno per gestirci la vita e il territorio. E anche la morte, in questo caso.
Si tratta di una delibera della giunta comunale, la n° 47 del 23 marzo 2017, che, inserita nel Programma triennale dei lavori pubblici, si trova nelle more di un “fumoso” ordine del giorno di un altrettanto “fumoso” Consiglio comunale convocato e rinviato con la medesima urgenza a fronte di una “maggioranza” risicatissima che sembra intenzionata ad avviare la svendita del diritto – pubblico – all’eterno riposo affidandolo a chi, per scopi “sociali”, ne trarrà profitti non ancora ben quantificabili e definiti.
E già: si dovrebbe deliberare, nell’insieme del suddetto Programma, anche su un progetto per un “project financing”, di un importo complessivo di Euro 7.003.812,15 (settemilionitremilaottocentododici,15 euro) per autorizzare la progettazione di una nuova area cimiteriale che dovrebbe sorgere presso la vecchia “strada del pino”, quella che intersecava la “Lupo Cerrino”.
Il tutto, naturalmente, finirebbe per liberare il Comune dalla responsabilità di gestire in proprio – e pubblicamente – le ultime dimore dei nostri cari; con la speranza che non siano altre le motivazioni di tanta fretta e carente pubblicità in merito. Quindi, seppure tale strumento finanziario non preveda oneri per la spesa pubblica, ci dobbiamo chiedere: quanto costerà ai cittadini quest’ultima meta? È un mistero che scopriremo solo subendo, come sempre, da decenni. L’importante sarà ricordarci di chi ci consegna ad ogni speculazione privata.
Isabella Alessandrucci
Candidata sindaco “Una Primavera per Tarquinia”