Riceviamo dal Comitato Insieme per l’Ospedale di Tarquinia e pubblichiamo
La situazione dell’ospedale di Tarquinia è sempre più preoccupante. L’ultimo ortopedico dell’organico ha lasciato la struttura e il servizio stenta ad andare avanti con gli ortopedici che vengono dall’ospedale di Belcolle e con qualche ora di ortopedici in pensione.
Tutto questo rende ancora più difficile il corretto funzionamento del pronto soccorso che non può contare sulla presenza quotidiana dell’ortopedico e di altri specialisti. Le preoccupazioni aumentano se ci si sofferma a pensare che sta partendo la stagione estiva con un’utenza che raddoppia per le massicce presenze sulla costa di Tarquinia e Montalto di Castro e con una maggiore necessità di pronto soccorso anche per l’incremento di attività sportive all’aperto e conseguente aumento del rischio di traumi e infortuni.
Il comitato Insieme per l’Ospedale di Tarquinia continua a monitorare la situazione e a svolgere attività di sensibilizzazione. L’ultima riunione dei nove sindaci del distretto, che hanno dimostrato sincero interesse e determinazione, ha portato ad un risultato importante: il commissario straordinario della ASL sarà a Tarquinia il prossimo 30 maggio con i sindaci del distretto e dei rappresentanti del nostro Comitato per dibattere i problemi connessi al funzionamento del nosocomio.
La nostra preoccupazione, però, non diminuisce e sentiamo la necessità di non abbassare la guardia. C’è bisogno dell’attenzione di tutti, cittadini e istituzioni, per evitare il lento smantellamento della struttura.
Per questo motivo, abbiamo organizzato un CONCERTONE per domenica 4 giugno presso “La Cittadella”, dell’Associazione Semi di Pace, a partire dalle ore 17. Molti artisti di Tarquinia, coordinati dal maestro Andrea Brunori, hanno aderito con trasporto all’iniziativa confermando come la musica e la cultura siano una grande risorsa per il territorio. Le richieste del Comitato risuoneranno tra le note e le voci appassionate di giovani, giovanissimi e meno giovani artisti per un piacevole momento di aggregazione e di festa a supporto delle richieste avanzate nella petizione in difesa del nosocomio tarquiniese. La nostra comunità si unirà a difesa dell’ospedale, indipendentemente dagli orientamenti partitici e politici, e farà sentire la propria voce all’amministrazione sanitaria, sempre più lontana dalle esigenze dei territori.