Iniziamo con la narrativa, partendo a ritrovo dal quinto al primo libro più letti a La Vita Nova nel 2024.
5) Il passato è un morto senza cadavere di Antonio Manzini
Un thriller psicologico nel paesaggio montano. Manzini proprone un nuovo capitolo della serie dedicata al tormentato vicequestore Rocco Schiavone: ambientato tra le montagne della Valle d’Aosta, il romanzo vede il protagonista alle prese con un caso apparentemente banale: un ciclista investito. Come però spesso accade nella narrativa, ben presto ci si rende conto che ciò che sembra un semplice incidente si rivela essere un’indagine complessa e ricca di colpi di scena, che costringerà Schiavone a confrontarsi con un passato oscuro e a scavare nelle profondità dell’animo umano.
4) Dio dei nostri padri di Aldo Cazzullo
Un’approfondita indagine storica da parte di Aldo Cazzullo, che ripercorre le vicende del cristianesimo in Italia dalla sua diffusione ai giorni nostri: il risultato è un viaggio complesso, che riflette su come la religione cristiana abbia plasmato l’identità nazionale e influenzato la cultura italiana. Attraverso un’analisi attenta delle fonti storiche e delle testimonianze dei protagonisti, il giornalista racconta di papi, imperatori, santi e semplici fedeli, svelando conflitti, passioni e speranze che hanno animato la storia del cristianesimo in Italia.
3) Età fragile di Donatella Di Pietrantonio
Il Premio Strega 2024 è un romanzo intenso e introspettivo, ambientato in un paesaggio montano che diventa metafora dell’anima. Donatella Di Pietrantonio incentra la sua opera attorno al rapporto tra Lucia, donna di mezza età che da anni vive in un borgo di montagna, e sua figlia Amanda, che sceglie di tornare a casa. Ne nasce un rapporto complesso, spesso costruito più sui silenzi e gli sguardi che sulle parole: una relazione che diventa il vero filo conduttore dell’opera e che consente all’autrice di trattare temi come la maternità, l’adolescenza e la difficoltà di comunicare.