Riceviamo dal consigliere comunale di Tarquinia Alberto Tosoni e pubblichiamo
Alberto Tosoni, consigliere di minoranza: “La bocciatura della mozione sul Giubileo 2025 da parte del Consiglio Comunale di Tarquinia non è solo un’occasione persa per la città, ma anche il sintomo di una crisi politica più profonda. La proposta, che puntava a cogliere le opportunità offerte dall’evento giubilare per promuovere attività culturali e turistiche, è stata respinta da una maggioranza incapace di guardare oltre le logiche di partito e i personalismi.”
Il sindaco Francesco Sposetti, eletto grazie a uno straordinario consenso personale, avrebbe dovuto essere il simbolo di una politica incentrata sul bene comune, forte del sostegno diretto dei cittadini. Tuttavia, sembra oggi ostaggio della sua stessa maggioranza, intrappolato in dinamiche partitiche che lo vincolano e lo rendono incapace di governare con la forza e l’autonomia necessarie.
“Sposetti è stato scelto dai cittadini per la fiducia nella sua persona, non per i compromessi interni alla coalizione. Questo mandato dovrebbe essere un’occasione per imprimere una direzione chiara e indipendente all’amministrazione, invece il sindaco appare incastrato in un sistema di equilibri che lo priva di quella libertà d’azione necessaria per guidare Tarquinia verso le opportunità future,” ha dichiarato Alberto Tosoni.
La bocciatura della mozione sul Giubileo è un esempio emblematico di questa situazione. Anziché valutare la proposta per il suo contenuto e le opportunità che avrebbe potuto offrire alla città, la maggioranza l’ha respinta per motivazioni che poco hanno a che fare con l’interesse collettivo. Pretesti come la presunta tardività della proposta o la mancanza di tecnicismi, ampiamente confutabili, dimostrano come il dibattito sia stato ostacolato più da logiche politiche che da una reale volontà di confronto: “Questa maggioranza parla spesso di cultura, ma non riesce a tradurre le parole in azioni concrete. Non si tratta solo di perdere risorse o bandi: si perde anche la fiducia dei cittadini in un’amministrazione che sembra più preoccupata di preservare equilibri interni che di rispondere ai bisogni della comunità,” ha aggiunto Tosoni.
Anche i personalismi e le divisioni interne all’opposizione hanno avuto un ruolo. La totale chiusura di alcuni consiglieri, come Martina Tosoni, non solo mina la possibilità di costruire un centrodestra unito e forte, ma evidenzia quanto sia difficile superare logiche individuali per lavorare insieme su temi che dovrebbero andare oltre i confini politici.
“La politica locale di Tarquinia si sta rivelando incapace di mettere al centro gli interessi dei cittadini. Il sindaco dovrebbe governare con forza, basandosi sul consenso straordinario ricevuto, e non farsi condizionare da dinamiche interne che rischiano di paralizzare l’amministrazione. I cittadini hanno scelto Sposetti per guidare, non per sottostare,” ha sottolineato Tosoni. La bocciatura della mozione sul Giubileo non è un atto isolato: è il simbolo di una politica che continua a mettere al primo posto gli interessi di partito o le rivalità personali, a discapito delle opportunità di crescita e sviluppo per Tarquinia.
“Come scriveva Stefano Benni, ‘bisogna assomigliare alle parole che si dicono.’ Tarquinia ha bisogno di una politica che rispetti le promesse fatte ai cittadini, che traduca il consenso in azioni concrete e che metta il bene comune al di sopra di tutto. Il futuro della città dipende dalla capacità di superare queste logiche sterili e lavorare insieme per un progetto che guardi davvero avanti: Tarquinia merita una politica più coraggiosa e responsabile, capace di cogliere le grandil sfide e opportunità del nostro tempo”, conclude Tosoni.