Riceviamo da Alessandra Sileoni, Presidente della Società Tarquiniense d’Arte e Storia, e pubblichiamo
Apprendo con dispiacere, signor Sindaco, della sua decisione di non prendere parte ad un confronto pubblico tra i candidati sindaci delle imminenti elezioni comunali, che sono certa si svolgerà con la massima correttezza. Capisco che partecipare ad un dibattito pubblico nella sede di una delle associazioni che hanno presentato un esposto nei confronti di questa amministrazione possa creare un certo imbarazzo, ma questo non giustifica la sua presa di posizione.
L’esposto firmato congiuntamente dalla S.T.A.S. e da Semi di Pace si pone a seguito di un’evidente violazione delle norme di tutela paesaggistica sia costituzionali che legislative, le quali non intendo richiamare in questa sede: è stata un’azione di carattere puramente tecnico-legale che nulla ha a che vedere con la politica, né tantomeno mirata a condizionare l’esito democratico delle future elezioni.
Pertanto, la inviterei in qualità di Primo Cittadino a non cadere di nuovo nell’errore di fare confusione tra l’ambito culturale e quello politico, poiché la S.T.A.S. – a differenza di quanto lei afferma – ha agito nell’interesse della collettività, perseguendo solamente le sue finalità statutarie di tutela e valorizzazione del territorio, alle quali non può sottrarsi, soprattutto di fronte ad azioni di un tale impatto paesaggistico. Lei ha diritto di decidere se prendere parte o meno al confronto, ma per sua libera scelta. Confido che questo mio intervento apartitico abbia chiarito i termini delle circostanze e sia servito a smorzarne i toni polemici.