Tarquinia, SI su Talete: “Come fa una società piena di debiti ad investire capitali in nuove realizzazioni?”

Riceviamo da Sinistra Italiana – Circolo Luigi Daga e pubblichiamo

Proseguendo sul tema delle disavventure della Talete S.p.A. abbiamo scoperto che il Comune di Tarquinia con deliberazione di giunta comunale n. 194 del 23/11/2023 ha incaricato un legale per la proposizione di un’azione giudiziale per l’ottenimento del titolo esecutivo per il recupero di un credito di €. 2.226.039,26, oltre all’ulteriore somma dovuta per l’anno 2023 di euro 186.087,60 di cui è in corso di emissione la relativa fattura e l’ulteriore somma di €. 451.298,87 di cui alla delibera di Giunta Comunale n. 266 del 30.12.2016 e conseguenti interessi per un credito vantato dal Comune di Tarquinia nei confronti della Soc. Talete S.p.A. relativo al mancato pagamento delle somme sopraccitate.

Come annunciato nel precedente nostro comunicato saranno sempre i “caritatevoli benefattori” soggetti privati a caricarsi di questo ulteriore fardello? In tema di acqua e depurazione vorremmo comunque porre l’attenzione su un tema strettamente legato a questa richiesta di mancato pagamento da parte della Talete S.p.A. Come fa una società piena di debiti ad investire capitali in nuove realizzazioni, ammodernamenti, manutenzioni, ecc. se non riesce neanche a saldare i propri debiti? Come possiamo sperare che la suddetta società possa investire soldi, per esempio, in località San Giorgio per mettere fine all’abbandono di decenni di incuria e di inquinamento dovuto soprattutto alla mancanza delle opere di urbanizzazione quali acquedotto e fognatura PUBBLICHE?

Incassare e investire quei soldi nella predetta località avrebbe potuto finalmente dire mettere la parola fine ad un inquinamento di terreni e falde che perdura da quasi 50 anni. Noi come Sinistra Italiana, che consideriamo ormai inumata la fallimentare amministrazione Giulivi, ci offriamo a portare avanti queste future battaglie sia a difesa dell’acqua pubblica e sia a difesa dell’ambiente.