Tarquinia, SI: “La strada dell’Acquetta riaprirà… ma a quale costo?”

Riceviamo da Sinistra Italiana – Circolo di Tarquinia “Luigi Daga” e pubblichiamo

Titoloni sulla stampa locale, “La strada vicinale dell’Acquetta riaprirà” ma solo dopo aver istallato il sistema di rilevamento bidirezionale di rilevamento della velocità media. Nulla da dire all’iniziativa di mettere in sicurezza “tutte” le strade cittadine se non il fatto che questo sistema costa la bellezza di circa 102.000 euro, ma soprattutto che lo stesso non sarebbe adeguato e adatto al tipo di strada in oggetto.

Sarà un caso che i “tutor” vengano utilizzati di norma solo su strade a lunga percorrenza? Che dire poi dei 160.000 euro per i semafori di recente istallazione? Siamo fortemente convinti che tali somme sarebbero potute servire ad alleggerire la situazione di tante persone in difficoltà e nella morsa della scriteriata finanziaria di questo governo, fratello della scriteriata amministrazione di Tarquinia.

Non sarà che come al solito la campagna elettorale la pagheranno i cittadini sulla propria pelle mentre gli amministratori, finti amici della città, continuano ad adornarsi di penne colorate e appariscenti alla faccia nostra?

Comunque vorremmo dare un ultimo suggerimento a questa amministrazione prima che vada a casa. Invece di applicare il sistema di rilevamento bidirezionale sulla strada vicinale dell’Acquetta perché non applicare tale sistema di rilevamento sulla strada vicinale Vallilarda-Pidocchio, molto più pericolosa e lunga più del doppio della strada dell’Acquetta nonché con presenza di più tratti rettilinei? Perché non applicarla sulla predetta arteria anche in considerazione del fatto che la stessa ad oggi viene essenzialmente utilizzata per bypassare il pedaggio autostradale nonché usata per oltre un anno e mezzo come strada alternativa alla S.P. Litoranea?

Siamo convinti che con tale scelta potremmo in breve tempo recuperare i soldi spesi per l’acquisto e destinare i successivi introiti per implementare la sicurezza stradale con piste ciclabili, marciapiedi, eliminazione delle barriere architettoniche e altri sistemi atti a garantire la sicurezza degli utenti più deboli? Comunque… che tipo di amministrazione è quella che prima crea un problema di viabilità chiudendo una strada indispensabile e poi lo risolve spendendo oltre centomila euro di soldi pubblici per risolverlo?

Per ultimo non vogliamo assolutamente pensare che oltre a via Vecchia della Stazione, dove abita il sindaco e i suoi familiari, chiusa oramai al traffico da circa tre anni e a breve dotata di pregevolissima pista ciclabile, sulla strada vicinale dell’Acquetta vi siano delle proprietà riconducibili al medesimo?