Riceviamo e pubblichiamo
Sono passati più di quattro mesi dalle dimissioni del Presidente Alberto Blasi che, come da statuto, hanno determinato lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione dell’Università Agraria e del commissario straordinario ancora nessuna notizia. Nonostante il considerevole lasso di tempo trascorso la massima carica dell’Ente non è tutt’ora stata assegnata.
Incuranti del rischio di essere ripetitivi, come consiglieri uscenti dell’Università Agraria ed eletti nelle file del movimento politico “Rinnova”, ci sentiamo in dovere di ritornare sull’argomento affinché venga posta la dovuta attenzione sull’anomala situazione in cui versa l’Ente. Dopo dieci mesi di amministrazione fantasma che non ha prodotto nessun atto amministrativo in favore della cittadinanza, l’assenza ancora oggi del commissario relega la gestione dell’Università Agraria alle sole funzioni “d’ufficio”, ponendo così pesanti e controproducenti limiti amministrativi oltre ad aver precluso la fruibilità di quelle funzioni di interesse collettivo, in termini di beni e servizi proprie della natura civica dell’Ente. Difficoltà che tra l’altro ricadono principalmente sul personale dipendente, che vive in modo passivo questa situazione tutta politica.
Ritenendo molto grave lo stato di stallo in cui si trova l’Università Agraria., continueremo la nostra azione nell’interesse della stessa sempre con la consapevolezza di chi deve ottemperare al mandato chiesto e ricevuto dai cittadini. Per questi motivi siamo forse tra i più convinti dell’impellente bisogno di una guida stabile all’Ente tanto da continuare a fare del nostro meglio e adoperarci su qualsiasi iniziativa atta a spronare, non solo a mezzo stampa, una Regione Lazio silente su questa questione.
Ex Consiglieri Università Agraria Tarquinia
Alberto Tosoni
Andrea Serafini