Tarquinia, Serafini: “Indignato per le parole di Mazzola sui Consorzi di Bonifica”

Riceviamo e pubblichiamo

“Il sindaco di Tarquinia nonché presidente della Provincia Mauro Mazzola non coglie mai l’occasione per rimanere in silenzio. Come sarebbe più opportuno, data la carica che ricopre a livello provinciale, dovrebbe azionare la testa prima di utilizzare la lingua”. Pietro Serafini, consigliere d’opposizione al Comune di Tarquinia, parte all’attacco del primo cittadino sulla questione dei Consorzi di bonifica.

Il presidente della Provincia di Viterbo ha infatti affermato a mezzo stampa che se fosse stato per lui avrebbe chiuso i consorzi ed ha comunque  applaudito alla riduzione da dieci a quatteo sostenendo che sia “un passo in avanti”.

“Caro Sindaco – replica Serafini – le ricordo che il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca è stata la più grande risorsa del territorio. Istituito nel 1933, ha pianificato e realizzato la rete idraulica del comprensorio, gli argini del fiume  Mignone, del Marta, dell’Arrone e dei fossi demaniali, ha costruito nel tempo una rete stradale secondaria tra cui la  litoranea, la strada di Pantano di sotto, la strada Melledra e quella delle piane del Mignone, oltre alle strade del Lupo Cerrino, di San Matteo, di Pian di Spille, del Fontanile nuovo, di Poggio Martino,  della Roccaccia, del Ghiaccio, di Forca di Palma, la strada Montalto – Tuscania ed ancora le strade di Pian d’Arcione, di Poggio Gallinaro,  Cunicchio, Piane della Marta, Montericcio, Montericcio bis, senza contare che ha realizzato quasi tutte le pinete sulla nostra costa”.

E non è finita qui. “Il Consorzio di bonifica – aggiunge Serafini – ha reso ben 8000 ettari di terreno irrigui, consentendo la nascita di numerose attività produttive legate all’agricoltura, quali cooperative ed anche attività private grazie alle quali il nostro territorio è riuscito a creare occupazione per le nostre famiglie”.

“Un argomento, questo – incalza Serafini – trattato da Mazzola con estrema superficialità e senza nessuna conoscenza. Il Sindaco si dimentica che qualora non fosse stato  istituito il Consorzio di bonifica della Maremma Etrusca anche lo stesso Mazzola sarebbe dovuto emigrare all’estero in cerca di occupazione, visto che per molti  anni  ha lavorato presso il nostro conservificio”.

“Siamo indignati dalle sue parole, caro Mazzola, Tarquinia e tutta la provincia di Viterbo non meritano di sentire trattati argomenti così delicati con tanta superficialità. Per noi e per tutta la nostra coalizione i Consorzi di Bonifica sono e saranno una priorità per lo sviluppo del territorio sul quale basare il futuro della nostra economia. Il suo mandato sta per terminare e questa è l’ennesima dimostrazione di un’inadeguatezza ormai diventata consuetudine per la nostra comunità”.