Dopo il libro di Antonio Rocca su Michelangelo Buonarroti, si prosegue alla STAS con la presentazione del volume di Alessio Patalocco, “Tra Architettura e immagine”, raccolta di saggi sul concetto di involucro tra architettura, storia e immagine.
Quale rapporto c’è tra un’architettura di Emilio Ambasz e i Giardini Pensili di Babilonia? Il modello dell’Hortus Conclusus si è definitivamente perso oppure è presente nel giardino contemporaneo? Come possono, il graffito moderno e il graffito antico, modificare allo stesso modo l’idea di spazio ed essere egualmente evocativi di una architettura “auspicata”? Questa raccolta di saggi si interroga su tali temi, cronologicamente diversi ma identici dal punto di vista concettuale, affrontandoli direttamente e mantenendo, nel loro approfondimento, un unico “fil rouge”.
L’autore, Alessio Patalocco, è architetto e artista; si occupa di progettazione, nel campo professionale, e di ricerca in ambito storico e critico. È assistente al corso di Storia dell’Architettura dell’Università di RomaTre, dove ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Progettazione nel 2014. È presidente e socio fondatore del “Centro Studi Giancarlo De Carlo” di Terni (dal 2014) e membro dell’”International Design Union” di Beijing (dal 2009).
L’appuntamento è sabato 21 gennaio, alle ore 17,30 nella Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, via Archetto 4, a Tarquinia. Interverrà Giampaolo Serone delle Edizioni Archeoares.