(s.t.) Una lettera anonima con tono denigratorio è stata fatta giungere, ieri, al consigliere di minoranza ed ex candidato alla presidenza dell’Università Agraria di Tarquinia Manuel Catini.La missiva, che parla delle recenti elezioni e degli interventi sui giornali di Catini degli ultimi tempi, non é giunta direttamente al ragazzo, ma è stata fatta trovare nella cassetta della posta di un suo parente.
Una sorta di Pasquinata, insomma, sulla scia della prassi romana di far trovare fogli anonimi sulla statua – per questo definita “parlante” – poco distante da piazza Navona per colpire con la satira i personaggi della politica romana. Anche se manca il mordente satirico delle pasquinate originali, il racconto anonimo recapitato ieri canzona Catini per la recente sconfitta, invitandolo a smetterla con le uscite sui giornali. Ce n’è, nella lettera, anche per Renato Bacciardi, attaccato per il suo comportamento nel post elezioni anche in riferimento all’ingresso, nel suo gruppo, di uomini ex PD.
“Torna il famoso Pasquino con il titolo “Chiacchiere da bar” – scriveva ieri sera su Facebook Manuel Catini – e questa volta sono stato la sua vittima. Alcune precisazioni sperando che legga o che gli arrivi il mio messaggio: ho fortunatamente un lavoro che mi permette di non vivere di politica e il 48% dei cittadini mi ha dato la fiducia per diventare Presidente, segno che la candidatura era giusta e condivisa”.
“Continuerò il mio percorso senza vergogna – conclude – e sempre con la mia faccia, sicuro di tante persone che mi vogliono bene”.
Ancora più ironico Bacciardi, che cita ben due volte Giulio Andreotti: “L’ho già detto anche a Catini: che sia bene o che sia male, l’importante è che se ne parli. Anche se nell’occasione forse la frase andreottiana più calzante è un’altra: il potere logora chi non ce l’ha”.