Riceviamo e pubblichiamo
“Con grande rammarico, ma anche con estrema consapevolezza, comunichiamo che l’edizione 2020 del Presepe Vivente di Tarquinia non si farà”: a parlare è l’associazione Presepe Vivente di Tarquinia, che ufficializza la rinuncia all’organizzazione per le prossime festività dell’amatissima rappresentazione della Natività.
Alla base della decisione, naturalmente, la diffusione dell’epidemia di Covid-19 e le enormi difficoltà, oltre che i probabilmente inevitabili rischi, a cui si andrebbe incontro nell’organizzazione.
“Il Presepe Vivente è e deve essere una festa – spiegano dall’associazione – e quest’anno, con la situazione difficile che stiamo vivendo, non avrebbe potuto esserlo. Inoltre, pur volendo ragionare su un’edizione nel rispetto delle normative di sicurezza, saremmo stati costretti a snaturare la filosofia e quindi la bellezza della nostra rappresentazione. Oltretutto, con tutte le incognite che viviamo ogni giorno, pensare di investire oggi in un’organizzazione diventa davvero impossibile, anche dal punto di vista della sostenibilità economica”.
“La decisione è presa in accordo anche con il Comune di Tarquinia – continuano – e, come detto, ci rammarica. Avevamo in testa un progetto nuovo per questa edizione, pronta a tornare nei vicoli del centro storico e negli scenari splendidi di campo Cialdi. Purtroppo la situazione lo rende del tutto impossibile”.
“Un sentito grazie – conclude l’Associazione – ci sentiamo comunque di rivolgerlo a sua Eccellenza, il nostro Vescovo Gianrico Ruzza, che si era prodigato per noi e che ha messo a disposizione dell’associazione i locali della nuova sede, al piano terra del Palazzo Vescovile, in via Roma. Così come sentitamente ringraziamo il convento di San Francesco per l’ospitalità che ci concede in una delle proprie stanze”.