Come già annunciato, venerdì 31 marzo 2017, alle ore 18, presso la Biblioteca Comunale “Vincenzo Cardarelli”, sarà presentato il libro di Lilia Grazia Tiberi “Tarquinia: novanta anni di vita cittadina 1870 – 1960”. Sarà presente la scrittrice. Rinnovando ai lettori l’invito a partecipare all’incontro, proponiamo una breve presentazione ad opera di Pino Moroni, relatore ufficiale dell’opera.
Il libro racconta novanta anni di vita (1870 – 1960) della nostra città, che ha cambiato due volte nome, e le caratteristiche istituzionali, politiche, ambientali e di costume più volte durante gli stessi anni. Tenendo conto di alcuni più importanti problemi, ricorrenti fino ai giorni nostri: lotta all’analfabetismo, problematiche della salute, problema dell’acquedotto. Tutto filtrato attraverso le delibere dei consigli comunali, le leggi ministeriali, i decreti prefettizi, ecc., che hanno sempre svolto un ruolo di puntuale indicatore di quello che avveniva nella città e fornivano le direttive per affrontare e risolvere le problematiche di ogni momento. A loro volta inserite nel contesto storico italiano ed europeo, dall’unificazione alla prima guerra mondiale, dal fascismo alla seconda guerra mondiale, dalla ricostruzione alle olimpiadi.
Una fonte non indifferente si è rivelata inoltre quella aneddotica, costituita dai ricordi delle persone che direttamente od indirettamente hanno mantenuto vivo il vissuto di quell’epoca. Con ciò non si è di fronte ad un libro di storia né ad un saggio, ma ad una lettura breve, agile e piana sugli eventi di quasi un secolo, che fornisce tante informazioni sul nostro paese per meglio comprendere di quali legami di sequenze sia costituito il nostro DNA. Attraverso statistiche (nati, morti, lavoratori, immigrati, sfollati, diritto di voto), informazioni economiche (agricoltura, industria, turismo), eventi importanti (arrivo della luce e dell’acqua, guerre, epidemie, nubifragi), fermenti sociali (movimenti operai per il lavoro e per le terre), avvenimenti civili e religiosi (cerimonie ed inaugurazioni), servizi (ospedale, scuole, consorzi, lavori pubblici). Ed infine, come un filo conduttore lo sviluppo culturale della città, alla ricerca prima di un museo comunale attraverso abbandono, scavi, furti, crolli e rinascite, e poi di una identificazione con il suo nobile passato (gli etruschi, il medioevo, i secoli illuminati) attraverso la nascita di gruppi, associazioni e manifestazioni culturali.
Un racconto reso piacevole e scorrevole da uno stile asciutto ed elegante, semplice e divulgativo, ma così ricco di informazioni quale stimolo ad approfondire meglio le origini e lo sviluppo della nostra vita cittadina.
Pino Moroni