Tarquinia, nella notte nuova esondazione del Mignone: evacuate alcune abitazioni

Un nuovo episodio di esondazione ha interessato il fiume Mignone nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 marzo, a distanza di un mese circa dal precedente evento che aveva costretto all’evacuazione di alcune abitazioni. A causa delle intense precipitazioni, il corso d’acqua ha superato gli argini in alcune zone, determinando anche in questo caso la necessità di evacuare alcune strutture a scopo precauzionale. L’evento, sebbene di minore entità rispetto alla piena di metà febbraio, ha richiesto un pronto intervento della Protezione civile e delle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i volontari dell’Aeopc, attivati dalla Sala operativa regionale, insieme alla Polizia locale e all’Autorità idraulica della Regione Lazio. L’amministrazione comunale è stata costantemente informata sull’evolversi della situazione e sulle misure adottate.

Danni alle aziende agricole e richieste di intervento

L’area più colpita dall’esondazione è ancora una volta la valle di Montericcio, dove i campi agricoli sono stati allagati, arrecando danni alle coltivazioni e alle attività produttive della zona. Sul tema è intervenuto il consigliere comunale Alberto Tosoni, che ha sottolineato come si tratti di “una situazione ormai ricorrente, che dimostra come non si possa più parlare di emergenze sporadiche, ma di una fragilità idraulica cronica che necessita di risposte concrete. Non possiamo più limitarci a gestire le emergenze senza una strategia di lungo periodo. Il territorio paga il prezzo di una manutenzione insufficiente, eppure le soluzioni esistono: servono interventi strutturali, e servono ora. Per questo continuerò a fare da portavoce delle istanze della comunità presso la Regione, affinché si passi finalmente dalle parole ai fatti.”

Serve un piano straordinario di sicurezza idraulica

“Il Comune ha già attivato le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità, ma non basta: – continua Tosoni – la competenza sulla gestione del fiume è regionale, e la responsabilità di garantire la sicurezza del territorio ricade sugli enti preposti, in primis la Regione Lazio”. Tosoni ha sollecitato un’azione più incisiva da parte delle istituzioni regionali, evidenziando la necessità di un piano strutturato che preveda manutenzione costante, un piano strutturato di mitigazione del rischio idraulico, con opere ingegneristiche in grado di ridurre l’impatto delle piene sul territorio circostante, interventi di consolidamento degli argini e un sistema di risarcimenti per le aziende colpite.

“La Regione non può più rinviare questi interventi – prosegue Tosoni –. Gli agricoltori e i residenti di Montericcio non possono continuare a subire danni ogni volta che piove intensamente. È ora che la questione venga affrontata con urgenza dalle istituzioni competenti. Il settore agricolo di questa zona è un’eccellenza del territorio, ma senza adeguate misure di protezione rischia di essere compromesso irrimediabilmente. Ogni esondazione porta alla perdita di raccolti, danni strutturali e interruzioni della viabilità, con conseguenze che vanno ben oltre le singole aziende e si ripercuotono sull’intera economia locale”.

“Non possiamo più permettere che il Mignone venga lasciato senza manutenzione – conclude Tosoni –. Chiedo alla Regione di mettere in campo un piano concreto di prevenzione e sicurezza idraulica, e mi farò carico di portare avanti questa battaglia con forza. Gli agricoltori e i cittadini di Montericcio meritano risposte, e le meritano adesso.”