Riceviamo da Alessio Gambetti e pubblichiamo
Domenica 8 marzo 2020, nell’ambito delle iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio storico culturale e ambientale della nostra bellissima Tarquinia con i nostri generosissimi volontari abbiamo pulito, dai rifiuti e dalle erbacce, un nuovo tratto del meraviglioso acquedotto settecentesco denominato delle “Arcatelle”.
Tanti i rifiuti raccolti che erano a ridosso e sotto l’erbacce che coprivano gran parte del settecentesco acquedotto, tra cui: un vecchio sedile di un automobile; tante troppe le bottiglie di plastica e vetro; un vecchio filtro di un auto; parti di un televisore; ferri arrugginiti; un secchio con dentro ancora della vernice. I rifiuti sono stati raccolti in appositi sacchi e segnalati al servizio comunale della raccolta che ringraziamo per la loro generosa disponibilità. Sono state tagliate le erbacce a terra e rimossi dei bassi arbusti ormai secchi che coprivano la struttura.
L’acquedotto delle “Arcatelle” va valorizzato perché è un’imponente opera di ingegneria idraulica, realizzata tra il 1709-1714 inizialmente dall’architetto Filippo Leti poi continuata e terminata dall’architetto Filippo Barigioni, con l’obiettivo di portare l’acqua presente al Poggio della Sorgente in località La Turchina alla città di Corneto, questo il nome dell’attuale Tarquinia fino al 1922, acqua che avrebbe alimentato la bellissima fontana realizzata dall’architetto Filippo Barigioni che si trova nella piazza difronte il bellissimo palazzo Comunale. La pulizia ha poi interessato parte della strada che conduce all’Acropoli Etrusca di Tarquinia, detta la Civita, strada che segnaliamo ha il manto stradale in pessime condizioni con parecchie buche lungo tutto il tratto fino al parcheggio all’ingresso della Civita. Continuiamo a sensibilizzare le Istituzioni affinché si valorizzi l’acquedotto settecentesco delle “Arcatelle”, una meravigliosa opera di ingegneria idraulica costata il generoso sforzo e sacrificio da parte di tante persone, sacrificio questo che possiamo e dobbiamo onorare valorizzandola e non lasciarla abbandonata fino a farla crollare.
Alessio Gambetti
Presidente Associazione Tarquinia Nel Cuore