Riceviamo e pubblichiamo
All’ex CALE permane lo sfacelo, con strutture distrutte, recinzioni divelte, macerie ovunque. Una parentesi indegna per lo splendido litorale di Tarquinia, rimasta immutata nonostante l’interesse dei media e le varie email inviate. Il Presidente di Tarquinia Nel Cuore, Alessio Gambetti, torna a commentare la situazione in maniera amara: “Si poteva creare una struttura turistico-balneare dando spazio anche al praticantato per studenti di istituti ad indirizzo turistico, con una parte dedicata al soccorso in mare, o qualunque altra cosa da tradurre in occupazione, invece si é scelto di lasciare tutto in abbandono. A nostro avviso, andrebbero inviduate le responsabilità di tutto questo: l’abitudine di tollerare simili situazioni sta uccidendo il nostro territorio. E’ dal 2009 che continuo ad attenzionare la vicenda, e credo proprio sia giunta l’ora di dire basta”.
La Vicepresidente Laura Liguori parla delle richieste ribadite con forza alle Istituzioni: “Vogliamo la bonifica totale: purtroppo ormai la parte vicina alla spiaggia é ridotta ad un cumulo di macerie; a nostro avviso, per una questione di sicurezza e di decoro, andrebbe rimosso ciò che rimane delle strutture fatiscenti, le reti arrugginite, i pezzi di basamento a brandelli sull’arenile. Non crediamo sia più possibile parlare di valorizzazione: serve recuperare l’area, rimuovendo tutto e poi valutando una nuova, idonea destinazione di utilizzo. Rimane solo una domanda: quando si deciderà ad intervenire, chi di competenza?”.
Associazione Tarquinia nel Cuore