Riceviamo e pubblichiamo
“RIDICOLA E CONTROPRODUCENTE È LA MOZIONE PRESENTATA DALLA ANGELUCCI.”
Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Abbiamo tentato, inutilmente, durante il consiglio comunale di mercoledì pomeriggio, di convincere la consigliera Angelucci a modificare alcune parti della sua mozione contro il nucleare, ma tutto è stato vano. Lei e i suoi compagni di maggioranza si sono arroccati sulle loro posizioni, nel vano tentativo di strumentalizzare un argomento serio come la minaccia di un ritorno del nucleare in Italia.
Dimentica di far parte di una maggioranza che ha accettato i 15 milioni di euro di compensazioni per la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia, la consigliera Angelucci tenta ora di rimbrottarci per esserci astenuti.
Noi abbiamo dichiarato la nostra astensione perché non ci siamo prestati a basse speculazioni partitiche su un argomento, lo ripetiamo, molto serio.
Come sarebbe stato bello, se il consiglio comunale fosse stato messo nelle condizioni di votare all’unanimità un documento non smaccatamente di parte e condiviso da tutti i consiglieri! Sarebbe stato un segnale forte per la cittadinanza a andare a votare Sì per fermare il nucleare e allo stesso tempo avrebbe dimostrato una grande maturità politica degli amministratori locali.
Invece, forse perché malconsigliata, la consigliera Angelucci ha impacchettato un clamoroso autogol e ha fatto un favore enorme a chi, anche nel suo partito e nella sua coalizione, a livello provinciale e nazionale da anni si dichiara a favore del nucleare.
Infine, a conferma della nostra coerenza sull’argomento, nella stessa seduta del consiglio comunale c’è stato il voto favorevole che abbiamo dato alla mozione presentata dal consigliere Scalet nella quale si dichiara Tarquinia “comune denuclearizzato”.
Se qualcuno, in questa battaglia referendaria, vuole continuare a creare artificiose barriere faccia pure. Ma è un gioco che dovrà fare senza di noi.
Nei prossimi giorni proseguiremo serenamente a informare i cittadini, invitandoli a votare Sì il 12 e 13 giugno per fermare il nucleare.
I consiglieri comunali del Pdl