Riceviamo e pubblichiamo
Oggi si è consumato, semmai ve ne fosse ancora dubbio, il definitivo strappo con l’amministrazione comunale e con la maggioranza di cui pure in questi anni abbiamo fatto parte. A quello che, presumibilmente, è stato l’ultimo consiglio di questa consiliatura, l’amministrazione Mazzola, alla quale, dopo che, nonostante la “cacciata” del vice- sindaco Bacciardi, il gruppo consiliare dei Mo.ri aveva pubblicamente dichiarato che non sarebbe uscito dalla maggioranza ma avrebbe valutato di volta in volta le posizioni da assumere sulle singole proposte di deliberazione, ha chiesto di dare prova (l’ennesima), di senso di responsabilità, per votare un bilancio milionario ed “elettorale”, figlio della tornata dell’ 11 giugno.
Ebbene, mai in questi mesi siamo stati coinvolti in alcuna discussione. Al contrario, il nostro gruppo è stato solo e soltanto oggetto di attacchi politici, da ultimo in occasione del nostro contributo a sostegno della nostra amica Luisa Ciambella, capolista alle primarie Pd per la mozione Renzi.
Il senso di responsabilità, che oggi ci veniva richiesto, non può certo essere giustificato da un atteggiamento arrogante da parte di chi, a partire dal 2007, ha tratto benefici concreti dall’apporto delle forze moderate, che in diverse formazioni e in diverse competizioni hanno mostrato, da una parte, la non autosufficienza del pd nell’essere forza di governo; dall’altra, la sua inoppugnabile necessità di interloquire con soggetti senza i quali il Comune, la Provincia, l’Università Agraria, mai avrebbero visto il successo del centro-sinistra.
Oggi la nostra scelta di campo è chiaramente a sostegno di un progetto politico diverso, che partendo dal civismo inteso come radicamento nella società e nella comunità locale, attraverso la candidatura a sindaco di Renato Bacciardi si pone l’obiettivo primario di ridare a Tarquinia non tanto una voce, ma soprattutto un orecchio, anzi due, per ascoltare, più che urlare con arroganza la propria superiorità.
Siamo e saremo disponili a votare il bilancio in seconda convocazione, a condizione che questa maggioranza e le forze che la sostengono riconoscano pubblicamente gli errori fatti. Non chiediamo abiure o ammissioni di colpe. Solo ridare alle cose e alle persone il giusto peso. Perché chi vince le elezioni non vince la città e non ne diventa proprietario. Tanto più se le vince con e grazie agli altri.
Allora ci saremo, questa volta si con piena responsabilità, per votare un bilancio che non è di qualcuno o per qualcuno, ma è per Tarquinia e per i suoi cittadini, il futuro dei quali è la sola cosa che ci interessa.
Giancarlo Capitani e Laura Voccia
Consiglieri comunali gruppo Moderati e Riformisti Comune di Tarquinia