(f.e.) “Quante facce ha il Partito Democratico?” Una domanda che, alla luce dei recenti sviluppi su diverse tematiche, i consiglieri comunali di minoranza avanzano al partito che ancora per un anno amministrerà la città “Forse a Viterbo c’è un’aria diversa da quella dal litorale e le idee degli esponenti del Pd divergono in maniera così palese? Diventa difficile capire quale è la loro linea su temi importantissimi come la trasversale ed il referendum di domenica. Uno dice una cosa, subito dopo interviene qualcun altro che dice l’esatto contrario. Una situazione al limite dell’imbarazzo”.
Secondo la minoranza non va meglio neanche in seno ai riformisti e moderati. “L’aria differente con il capoluogo e l’eccesso di iodio sul litorale anche in questo partito causano discrasie talmente palesi che sono difficili da spiegare. Ci viene da chiederci se i moderati riformisti di Viterbo siano altro gruppo rispetto ai moderati riformisti di Tarquinia che appaiono forse più mascherati riformisti perché anche loro sulla trasversale, leggendo i giornali ultimamente, non la pensano assolutamente come gli stessi riformisti di Viterbo. E addirittura c’è un consigliere di Tarquinia, Laura Voccia, che è anche consigliere in provincia, dove gli stessi non sono d’accordo con la delibera adottata dal consiglio comunale di Tarquinia. Neanche il labirinto di Creta era così intrigato.”
La minoranza incalza. “Proprio in quel consiglio dove è stata votata quella delibera tanto discussa, noi insieme ai vari comitati chiedevamo una commissione composta da maggioranza, opposizione e i rappresentanti dei comitati; ad oggi quella commissione non si è mai riunita mentre il 28 aprile è già fissata la conferenza dei servizi in Regione, che parlerà della trasversale”. I consiglieri pur sapendo che a pensar male qualche volta ci si indovina, pongono un ultimo quesito. “Ma allora non è che il nostro Sindaco, il PD, e i Moderati e Riformisti, gridano al lupo al lupo ma già è stato tutto deciso? Se così fosse, il Sindaco nonché Presidente della Provincia, se veramente ha a cuore il suo territorio, dovrebbe dimettersi. Se ne ha bisogno gli forniremo noi una comoda poltrona su cui sedersi. Purtroppo ci auguriamo che anche in questa situazione non si abbia un finale già visto, come con l’Autostrada e la centrale a carbone”.