Riceviamo da Maurizio Leoncelli, commerciante e residente del centro storico di Tarquinia, e pubblichiamo
Chi lo avrebbe immaginato che a distanza di quindici anni ci saremmo ritrovati, a dover convivere, o meglio tentare di sopravvivere, all’arroganza e alla supponenza dell’amministrazione del sindaco Alessandro Giulivi che, già nel 2007, era stata bocciata dal nostro paese. Oggi subiamo anche una maggioranza composta da consiglieri e assessori che sostengono senza battere ciglio tante scelte nefaste. In particolare continuano a fare una sorta di “terrorismo” sui cittadini inducendoli a non entrare più all’interno delle mura cittadine di Tarquinia, con delibere incomprensibili e secondo me anche contro tutte le logiche razionali. Con la scusa di promuovere il centro storico come centro di aggregazione, non si sa bene di chi e di cosa, parlano di inquinamento ambientale e atmosferico e di migliorare la vivibilità delle piazze.
Evidentemente l’intento è stato raggiunto visto che nel centro storico non viene più nessuno. Alcuni se la prendono con i commercianti: volevano dimostrare che loro erano bravi; peccato che sono durati da Natale a Santo Stefano. La responsabilità di tutto ciò è di una zona a traffico limitato assurda, sempre in via di sperimentazione, con innumerevoli ordinanze di rettifica, proprio per creare quel caos tale da non far capire nulla ai cittadini che, per timore di incorrere in sanzioni, non varcano più gli ingressi del centro storico. Ora, come ciliegina sulla torta, un portale web e un applicativo al quale chiedere un permesso temporaneo di accesso. Tutti quindi a comprare uno smart-phone e poi a scaricare una app alla quale chiedere il permesso per andare dal dottore, oppure per andare a trovare i genitori anziani, o chissà per quale altra esigenza.
Cari cittadini quando il varco è attivo, non dimenticate di scrivere ora giorno e motivo, alla faccia di ogni norma relativa alla privacy. Ci troviamo nel paese dei balocchi dove tutto è permesso solo ad alcuni ma non è permesso ai cittadini di accedere al centro storico. A mio parere sarebbe stato sufficiente regolamentare la viabilità durante la stagione estiva, quando il nostro bel paese viene frequentato da visitatori e turisti, e lasciarlo vivere durante tutto il resto dell’anno. Mi viene il dubbio se ci sia la volontà di facilitare la chiusura di tutte le attività. Devo dire che gli sta riuscendo. Oltre a ciò ci si mettono i social a tirare fuori delibere e ordinanze vecchie per creare ancora più caos. Va chiaramente spiegato ai cittadini che il centro storico, dal lunedì al venerdì, è aperto a tutti dalle 4 del mattino alle 21 e il sabato dalle 4 alle 13. Negli altri orari può entrare solo chi ha il permesso: un messaggio chiaro, semplice e lineare che non alimenta il “terrorismo” fatto in questi anni.