Riceviamo da Mario Alberto Marca, ex amministratore ed ex sindaco del Comune di Tarquinia, e pubblichiamo una lettera da lui già protocollata lo scorso 8 agosto in Comune e indirizzata al comandante della Polizia Locale
Faccio seguito alla mia nota protocollo n. 22548 del 22 giugno 2022 del Comune di Tarquinia, nella quale La invitavo a rivedere alcuni Suoi provvedimenti limitativi delle libertà individuali di circolazione nel territorio comunale, restituendo i pieni diritti ai cittadini di Tarquinia.
Così non è stato,ma anzi Lei ha proseguito nella Sua missione bonificatrice della viabilità territoriale di Tarquinia; nel frattempo c’è stata una imponente rivolta popolare sui “social”; la città in questi ultimi tempi ha assistito a degli autorevoli interventi di ex amministratori e semplici cittadini ed a uno straordinario evento di democrazia diretta mai riscontrato nella storia della città repubblicana. Infatti, sollecitati da due Consiglieri del Comune di Tarquinia Catini Manuel e Centini Arianna, per l’indizione di quattro referendum popolari volti alla revoca della chiusura delle strade dell’Acquetta e Vecchia strada della Stazione, modifica della ZTL del Centro Storico e parcheggi liberi alla Stazione Ferroviaria, oltre 2.000 cittadini hanno sfilato con interminabile code sotto il sole di questo luglio bollente, per firmare la petizione.
La protesta massiccia, civile, ordinata e democratica del popolo tarquiniese, sancisce definitivamente il fallimento dei Suoi provvedimenti restrittivi dei diritti individuali. Gli effetti della Sua “campagna bonificatrice” sono sconvolgenti: alcuni dati sono emersi in uno degli ultimi Consigli Comunali che riportavano incassi per oltre 1.000.000 euro con centinaia di multe nella sola isola pedonale del “Sassone”.
L’ultima perla risale al 1 luglio 2022 (giorno successivo alla Sua riconferma) la Sua Determina n. 678 (relativa al contratto annuale calcolato su una quantità annuale potenziale di n 30.000 verbali da notificare), per l’acquisizione del servizio di gestione di verbali per violazione alle norme del Codice della Strada a trattativa diretta a una ditta privata per un impegno di spesa di euro 121.146, è veramente incredibile. L’ipotesi di 30.000 verbali da comminare in un anno in una cittadina di circa 16.000 abitanti, per lo più anziani (l’ISTAT nel 2021 rileva in 216 l’indice di vecchiaia per Tarquinia: 216 anziani per 100 giovani) con l’inserimento della locuzione “trattasi di spesa necessaria”…. me lo lasci dire:Lei può aspirare a vette più importanti.
Molti si sono chiesti le motivazioni di questo Suo intendere la gestione della Polizia Locale pervenendo a una banale conclusione: le Ordinanze da Lei emesse le sono state ordinate. Se così non fosse,mi aiuti a capire, ragionando insieme. Lei è stato nominato dal Sindaco Giulivi Comandante della Polizia Locale e Protezione Civile a tempo determinato con decreto sindacale n.44 del 31/5/21 ,dal 3 giugno 2021 al 30 giugno 2022 ,e successivamente prorogato il 28 giugno 2022 con decreto sindacale n.48 del 28/6/22 fino alla scadenza del 30 giugno 2023. Lei quindi è un Comandante precario a mezzo servizio con il Comune di Porano (paesino dell’Orvietano con 1971 abitanti) che “incaricato della titolarità di posizione organizzativa dovrà garantire la realizzazione di specifici obiettivi individuati dal programma amministrativo del Sindaco”. Incarico che viene rinnovato annualmente dal Sindaco Giulivi.
Riguardo l’ordinanza di chiusura della strada dell’Acquetta, tutto inizia con un esposto dell’8 settembre 2021 per mettere in sicurezza la strada da parte di 37 abitanti della zona ai quali Lei rispondeva il 19 febbraio 2022 rassicurandoli che il Settore X del Comune di Tarquinia stava provvedendo in merito alla segnaletica,alla illuminazione e al manto stradale e che l’Amministrazione era intenzionata ad emettere ordinanza di divieto di transito ai mezzi superiori a 35 ql di portata con esclusione dei residenti al fine di limitare il transito veicolare e con l’apposizione anche delle tabelle luminose per il rilevamento della velocità e/o posizionamento delle bande sonore. Nella stessa nota comunicava che la Polizia Stradale di Viterbo su indicazione del Prefetto effettuava il monitoraggio mensile delle infrazioni al Codice della strada risultando n. 15 per l’anno 2020 e nessuna violazione per l’anno 2021. Poi, inaspettatamente,il 4 giugno 2022, Lei emette l’ordinanza di chiusura al transito della strada.
Nella vecchia strada della Stazione, oggetto di più ordinanze, vi sono delle proprietà immobiliari dell’attuale Sindaco che hanno subito nel recente passato degli abusi edilizi, accertati dai Carabinieri Forestali e oggetto di provvedimenti demolitori da parte della Dirigente del settore del Comune di Tarquinia. Dirigente che poi è stata destinata ad altro incarico. Chiudere la strada con l’ulteriore creazione di una isola pedonale limita certamente di fotografare il migliore “skyline” della Città, ma peggiora notevolmente il traffico della strada che porta al mare che subisce gli inevitabili intasamenti nel periodo estivo con lunghe file di autoarticolati e trattori che conferiscono i prodotti alle Cooperative agricole.
Le ordinanze relative alla ZTL e alle isole pedonale che hanno desertificato il Centro Storico di Tarquinia e creato infiniti problemi ai residenti con dolorosi patimenti e sofferenze alle numerose persone anziane ingiustamente intrappolate e in alcune vie impossibilitate a rientrare nelle proprie case con le derrate alimentari, richiamano fra le tante ragioni, l’esigenza di dare maggiori spazi ed opportunità alle attività del comparto della ristorazione. Immagino che Lei non sapesse che anche congiunti dell’attuale Capo dell’Amministrazione Comunale svolgono questa attività nelle strade interessate ai provvedimenti.
Credo che Lei, prima o poi, dovrà dare delle risposte a chi ha la competenza e il controllo democratico sulla regolarità degli atti pubblici e le auguro di dare risposte esaurienti ed esaustive. Per quanto mi riguarda, La invito nuovamente a rivedere e riformare profondamente gli improvvidi provvedimenti, riaprendo al pubblico le strade cittadine e restituendo ai Tarquiniesi i loro diritti.