Riceviamo da Gino Stella e Arianna Centini (UDC) e pubblichiamo
Solo a Tarquinia può accadere questo. Istituire il limite massimo di velocità a 30 km orari motivando tale scelta come promozione, valorizzazione e miglioramento per la circolazione stradale.
Dopo le innumerevoli proposte di confronto con questa amministrazione mai avvenute, a seguito della chiusura di importanti strade vicinali e una strampalata ZTL del centro storico, un dissenso sottoscritto da più di 2000 cittadini mai ascoltati e messi definitivamente a tacere nel consiglio comunale del 3 agosto u.s.; il Responsabile di settore della Pulizia Locale Dottor Nicola fortuna rincara la dose sottoscrivendo le seguenti ordinanze:
R.G 164 del 11/09/2023: ISTITUZIONE LIMITE MASSIMO DI VELOCITÀ IN VIA RIPAGRETTA, VIA DELLE CROCI, VIA IV NOVEMBRE, C. CARDARELLI E EX S.P. PORTO CLEMENTINO A 30K /H”
R.G. 166 del 11/09/2023: “REGOLAMENTAZIINE VIABILITÀ, CON ISTITUZIONE SPERIMENTALE AREE PEDONALI URBANE (APU) IN VIA G. GARIBALDI E VIA UMBERTO I. ANNULLAMENTO E SOSTITUZIONE ORDINANZA DIRIGENZIALE N. 165/2023”.
Decisioni politiche dell’amministrazione comunale senza la volontà di istituire un tavolo tecnico, nel quale associazioni di categoria e di settore avrebbero potuto apportare con il dovuto confronto istanze e proposte in merito all’argomento. Decisioni politiche non supportate da delibere di Giunta, perché?
Tali scelte ci lasciano del tutto perplessi, un’aggiunta a quanto già esiste di insostenibile per la collettività. Una sola speranza, che tutto ciò non si trasformi in multe per i cittadini. “Le chiusure sperimentali e/o permanenti sono solo oggetto di sofferenza per un centro storico e non solo, che turisticamente ha voglia e necessità di rimettersi in gioco di fronte ad una economia in lenta ripresa… LIMITARE non è la soluzione ma bensì il DANNO.”