Riceviamo dai i consiglieri comunali Andrea Andreani, Arianna Centini, Sandro Celli Sandro ed Enrico Leoni e pubblichiamo
In una mossa che ha suscitato profonda preoccupazione e disappunto, l’Amministrazione Comunale, con la solita arroganza che la contraddistingue, fregandosene di ben tre pareri della sovrintendenza con tanto di diffida dall’iniziare i lavori di abbattimento dei pini, ha preso una decisione drastica riguardante il destino del viale alberato di Viale Mediterraneo: l’abbattimento totale degli alberi.
Nonostante le evidenze del buono stato di salute dei pini, risultanti dalla relazione agro forestale, l’Amministrazione Comunale ha proceduto al taglio con una decisione che molti considerano ingiustificata e contraria agli interessi ambientali e culturali della comunità. Questo atto di abbattimento non solo contraddice le raccomandazioni degli esperti, ma ignora anche le voci dei cittadini e delle associazioni locali che si sono levate in difesa di questi alberi storici.
Ignora anche una mozione di opposizione presentata dai consiglieri comunali Andrea Andreani, Sandro Celli, Enrico Leoni e Arianna Centini che evidenziava come questa decisione rappresentasse un duro colpo per la conservazione ambientale e il patrimonio paesaggistico di Tarquinia snaturando un’area vincolata e caratterizzata proprio dalla presenza dei pini.
Esistono ormai soluzioni agronomiche alternative al taglio largamente diffuse ed utilizzate che permettono di mantenere in buone condizioni di percorribilità il manto stradale e nel contempo evitare il taglio degli alberi, ma di questo l’amministrazione se ne è altamente infischiata riferendosi esclusivamente ad una perizia che non ha minimamente tenuto conto di queste tecniche alternative ma ha incomprensibilmente considerato un’unica soluzione espressa a titolo esemplificativo dalla sovrintendenza.
Come sostenuto anche dallo specifico parere della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e Paesaggio, che aveva condizionato la sua approvazione al progetto di riqualificazione a precise misure di conservazione dei filari, anche la mozione presentata dai consiglieri mirava proprio a questo proponendo di attuare tecniche alternative al taglio che comunque permettessero di sistemare il fondo stradale.
L’ingiustificata azione di forza dell’Amministrazione Comunale ha scatenato un’ondata di critiche e la minaccia di azioni legali da parte delle associazioni locali, intente a salvaguardare il patrimonio naturale di Tarquinia mettendo in luce ancora una volta una preoccupante mancanza di considerazione per le procedure democratiche e per l’importanza di una pianificazione urbana rispettosa dell’ambiente.