Consueta ordinanza di prevenzione di situazioni di degrado e incuria del territorio, nonché di tutela della sicurezza, emessa dal Comune di Tarquinia in vista di questa giornata di Ferragosto.
“Premesso che – recita l’atto – durante la notte di Ferragosto è consuetudine festeggiare con lancio di petardi, botti e artifici pirotecnici di vario genere, con il conseguente rischio di provocare danni, anche gravi, all’ambiente, tenuto anche conto del particolare periodo di siccità, che sta caratterizzando questa stagione estiva” e che “il libero utilizzo di petardi, nonché quello di bombolette di gas oleoresin capsicum, può comunque causare persino danni fisici, anche di rilevante entità, sia per chi li maneggia, sia per chi ne venisse fortuitamente colpito”, l’ordinanza fissa il divieto sul territorio comunale dalle 20 di mercoledì 14 agosto alle 8 di venerdì 6 di fare esplodere botti, petardi di qualsiasi tipo, anche se di libera vendita, eccetto quelli regolarmente previsti e autorizzati dalle autorità competenti, oltre che di fare uso di bombolette di gas oleoresin capsicum (il cosiddetto spray al peperoncino).
L’atto dispone inoltre il divieto sul territorio comunale, dalle 20 del 14 agosto alle 8 del 15 e dalle 20 del 15 agosto alle 8 del 16 della vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro, o altri contenitori che possano costituire pericolo per la pubblica incolumità, da parte dei titolari degli esercizi pubblici, commerciali alimentari di vendita al dettaglio e dei titolari di distributori automatici. Questo sia perché “sempre in concomitanza con i festeggiamenti di Ferragosto – spiegano dal Comune – il consumo di bevande alcoliche, anche tra gli adolescenti e la diffusione di comportamenti di consumo a rischio ha spesso assunto aspetti di particolare criticità, con gravi conseguenze, sia sul comportamento sociale, sia nell’ambito della sicurezza pubblica ed in quello sanitario”, sia perché “in un contesto di festeggiamenti vari, come quelli che caratterizzano le notti del 14 e del 15 agosto, la maggior parte degli esercizi commerciali, compresi quelli collocati a ridosso del lungomare, diventano, di fatto, attività in cui gli avventori, soprattutto nelle ore serali e notturne, si recano per acquistare birra o altre bevande in contenitori di vetro o altri simili, che poi consumano, spesso riunendosi in gruppo, all’esterno dell’esercizio, nelle pubbliche vie o piazze e sugli arenili limitrofi, dove stazionano” e “tale modalità di consumo genera il fenomeno dell’abbandono a terra dei contenitori di vetro, o altri contenitori a rischio, sia integri che pericolosamente frantumati, e ciò costituisce non solo fonte di pericolo per le persone che abitano o transitano in quelle aree, ma contribuisce ad ingenerare una condizione di degrado urbano”.
È inoltre vietato sul territorio comunale, dalle 20 del 14 agosto alle 8 del 15 e dalle 20 del 15 agosto alle 8 del 16, di consumare bevande in contenitori di vetro, nonché bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, in tutte le aree pubbliche quali strade, piazze, arenili pubblici, parchi, parcheggi ecc., con esclusione delle aree esterne regolarmente autorizzate di pertinenza dei locali pubblici, quali dehors, pedane, tavoli e sedie ecc.. L’atto ribadisce infine il rigoroso rispetto della 125/2001 in materia di vendita di prodotti alcolici, con particolare riferimento al divieto di vendita di alcol ai minori di anni 18.