Riceviamo e pubblichiamo
“Abbiamo perso un carissimo amico prima, poi un pianista e compositore dallo straordinario talento”. I soci della Fondazione Etruria Mater esprimono profondo dolore per la morte di Leandro Piccioni e grande vicinanza alla famiglia.
“Ne apprezzavamo la curiosità e la capacità di spaziare tra mondi musicali diversi, nonché la voglia e la disponibilità di condividere la conoscenza, in cui si mostrava tutta la sua generosità – proseguono -. Un grandissimo artista, vincitore di un David di Donatello e per tantissimi anni pianista fidato di Ennio Morricone”.
Tra i firmatari nel 2009 della nascita della Fondazione Etruria Mater, di cui era stato eletto nel 2022 presidente, Leandro Piccioni ha dato un contributo fondamentale alle attività culturali dell’ente. A lui si devono l’esecuzione nel cortile di Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale, della performance “Inferno”, film muto del 1911 con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora realizzata dall’Edison Studio; per la celebrazione delle Giornate Europee del Patrimonio, l’organizzazione del concerto del Quartetto Pessoa per il restauro delle vetrate della Loggia Belvedere di Palazzo Vitelleschi; quattro edizioni della rassegna “Quartetti di archi”, che ha portato a Tarquinia alcuni dei più prestigiosi quartetti italiani; la serata dedicata a Vincenzo Cardarelli al teatro comunale “Rossella Falk”, con uno spettacolo di cui preparò e curò la parte musicale contribuendo a restituire sprazzi dell’atmosfera e dell’ambiente che avevano segnato la vita del poeta tarquiniese.
“Mancheranno il suo carattere sereno, equilibrato e generosissimo – concludono -; la sua capacità di portare a termine i progetti; la sua grandissima qualità di artista e di musicista che, insieme alla sua amabilità, era anche all’origine della stima di cui godeva tra i suoi colleghi. Lascia un vuoto incolmabile nella sua città, Tarquinia, e in tutti noi”.