di Fabrizio Ercolani
Banchi accatastati sull’altare, pareti con chiazze di muffa e senza manutenzione, sporcizia ovunque: sono queste le condizioni della Chiesa della SS. Trinità che si sono presentate venerdì Santo agli occhi dei fedeli che dopo la Processione hanno voluto far visita al catafalco del Cristo Morto. Fedeli che invocano un intervento urgente del Vescovo della Diocesi di Civitavecchia- Tarquinia Mons. Gianrico Ruzza e del Sindaco Alessandro Giulivi.
“Non è possibile che una chiesa storica come quella della SS. Trinità possa essere tenuta in questa maniera indecorosa. È stato un colpo al cuore vedere un luogo di culto ridotto in questa maniera. Possibile che la Diocesi non si riuscita neanche nel periodo Pasquale a rendere decoroso l’aspetto della Chiesa che ad oggi sembra più un magazzino che un luogo di preghiera”.
Fondata nel sec. XIII, ricostruita tra secc. XVI e XVII, fino al 1631 ospitò la Confraternita della Trinità. A una navata, ampliata in stile neoclassico e poi abbandonata fino al 1841, passò alla Confraternita della Misericordia. È legata ai riti della Settimana Santa. Prima dell’avvento del Covid, tutta la processione del Venerdì Santo aveva inizio proprio dalla Chiesa della SS. Trinità dove da tempo non vengono officiate più celebrazioni eucaristiche ma almeno durante il periodo pasquale veniva aperta al pubblico e tenuta in maniera decorosa grazie all’intervento di alcuni volontari.
“Sembra che della SS. Trinità non interessi a nessuno. – tuonano i fedeli – Cosa ci voleva prima del rito del Venerdì Santo, quantomeno far dare una pulizia ed una sistemata all’interno. Ed invece no, tutto lasciato all’inesorabile scorrere del tempo che continua anno dopo anno a rovinare l’interno. Ed in più, cosa ancora più grave, vedere cataste di banchi sull’altare non è accettabile”.
I fedeli si rivolgono al Vescovo ed al Sindaco. “Chiediamo al Vescovo un rapido intervento per poter assicurare la manutenzione necessaria alla Chiesa e ripristinare un minimo di decoro. Chiediamo altresì al Sindaco di farsi portavoce di questa esigenza interloquendo con la Diocesi per un rapido intervento. Non vorremmo che la situazione sia ancora più indecorosa il prossimo anno”.