Riceviamo e pubblichiamo
L’emergenza sanitaria sembra alle spalle ma quella alimentare di molte famiglie di Tarquinia è invece ancora in pieno corso. Anzi, si aggrava. A lanciare l’allarme è la Caritas del Duomo di Tarquinia, che assiste settanta nuclei familiari, per un totale di circa 200 persone. I numeri non sono mai stabili, ma in questi ultimi mesi c’è stato infatti un aumento superiore al 10% nelle richieste di aiuto. Il dato è preoccupante e richiede di moltiplicare gli sforzi.
Con una cadenza bisettimanale vengono distribuiti circa 200 pacchi di pasta, 70 di riso, 80 lattine di pomodoro e altrettanti di legumi e di biscotti , oltre cento litri di latte, in più verdure e pane fresco e diverse altre derrate. Di questi aiuti solo una piccola parte è fornita dal Banco Alimentare, con un decremento sensibile negli ultimi tempi. Urge integrare quanto occorre.
Nelle ultime settimane la solidarietà di Tarquinia è stata lodevole e sono state raccolte donazioni pari a circa 5000 euro grazie all’aiuto generoso di molti, tra i quali vanno segnalati il gruppo Scout FSE, i supermercati Unicoop Tirreo e Tuodì, la Cooperativa zootecnica viterbese, il comitato San Martino, Tosoni verdure, Alimentari Alina, Anghelache Andrei Radu e la Bancarella Cristina. Ma tantissimi altri hanno aiutato a dare da mangiare agli affamati. A tutti va il grazie più cordiale!
Occorre però proseguire in questa iniziativa necessaria e intensificare l’impegno: serve l’aiuto di tantissimi per garantire un pasto alle famiglie di Tarquinia. Chi volesse avere maggiori informazioni sugli importi già donati, o volesse contribuire sia in denaro, sia con generi alimentari non deperibili (pasta, farina, pomodoro, zucchero, caffè, riso, olio di semi o d’oliva, biscotti, tonno, carne in scatola o altro) può rivolgersi direttamente alla parrocchia del Duomo e al parroco mons. Rinaldo Copponi.