(s.t.) Una formula che funziona, e che pur soffrendo un po’ in termini di pubblico presente lo spostamento di data rispetto alle scorse edizioni, attira un forte interesse e crea situazioni di una suggestione quasi totale.
I tre concerti di “Dal tramonto all’alba” che il Comune di Tarquinia ha proposto tra venerdì 13 e sabato 14 agosto hanno, con generi e stimoli musicali diversi, saputo valorizzare appieno le differenti cornici messe a disposizione dalla natura e dall’architettura della città.
I Pink Floyd proposti dal quartetto guidato da Giuseppe Calandrini (affiancato da Danilo Ciatti, Gabriele Ripa e Carlo Schiaroli) hanno perciò accompagnato il tramonto a Porto Clementino, con i musicisti che, come sfondo, hanno avuto il mare e i suoi colori al calar del sole, sino alla notte.
Alle 23, poi, il trio Brunori-Elisei-Capitani ha allargato la squadra con quattro violiniste – Guendalina Pulcinelli, Roberta Ciampa, Ambra Chiara Michelangeli ed Elena Bianchetti – ha proposto The Goldlberg Variations di fronte alla facciata monumentale di Santa Maria in Castello.
Infine, stamani, dalle 5 sino al sorgere del sole sulle alture della Civita, Vanessa Cremaschi, Plamena Krumova, Roberta Palmigiani e Ilaria Calabrò – il Quartetto D’archi Artemisia – hanno proposto una serie di temi cinematografici mentre la nottesfumava pian piano prima al rosa dell’alba, quindi all’azzurro della mattina.
Alla terza edizione, l’evento conferma di funzionare, attirando curiosi che puntualmente godono piacevolmente dell’esperienza, anche se probabilmente la precedente sistemazione a inizio settembre era più premiante, evitando di schiacciare l’appuntamento tra i tantissimi eventi proposti tra pubblico e privato nella settimana pre Ferragosto.