(s.t.) Per la stagione del vino per eccellenza, quella della vendemmia, è già scattato il conto alla rovescia, ma già questo inizio d’estate per l’azienda Muscari Tomajoli è periodo di grande e soddisfacente attività.
Una manciata di giorni fa, a Napoli, nella splendida cornice del Castel dell’Ovo, il Velka – già pluripremiato rosato dell’azienda – è stato premiato come meritevole di un posto – il diciassettesimo, nel dettaglio – nella classifica della Guida 50 Top Italy Rosè 2022 che, appunto, segnala i migliori cinquanta rosati in Italia.
Ennesimo riconoscimento per il Velka, che dal 2016 – la sua prima annata – ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui, nel 2019, l’inserimento nella guida del L’Espresso 2019 tra i migliori otto rosati d’Italia.
Un premio, quello ritirato a Napoli, che è l’ennesimo simbolo della crescita dell’azienda Muscari Tomajoli, realtà giovane che quindici anni fa, nel 2007, piantava il vigneto e nel 2011 viveva la prima vendemmia e le prime prove. Solo nel 2014 arrivarono sul mercato i primi due vini, Nethun e Pantaleone, a cui come detto, nel 2016, si è aggiunto il Velka e, lo scorso anno, Aita, vino di punta a disponibilità limitata dell’azienda.
Il lavoro di costante ricerca della qualità e cura del dettaglio, guidato da Marco Muscari e sostenuto dall’enologo Gabriele Gadenz, ha portato i prodotti dell’azienda all’attenzione di realtà ristorative di alto livello.
“Per quanta riguarda i ristoranti stellati, – spiega a tal proposito Marco – lentamente ma in modo costante stiamo cercando di alzare il livello medio dei nostri clienti. E Roma è commercialmente per noi la piazza più importante, qui stiamo focalizzando tutti i nostri sforzi”.
Al momento l’azienda forniesce a Roma 8 stellati, sette ristoranti una stella Michelin – Imàgo, Il Convivio Troiani, La terrazza Hotel Eden, Aroma, Zia, Il Tino e Pascucci al Porticciolo – e da poche settimane il Velca è entrato nella carta dei vini nell’unico 3 stelle Michelin nel Lazio, La Pergola, da Chef Heinz Beck, al Waldorf Astoria Hotel ex Hilton.
“Ma siamo presenti anche in posti non stellati ma molto famosi della capitale – conclude Marco – e mi fa piacere citarne alcuni: Roscioli, Armando al Pantheon, La ciambella Bar à vin”.