Riceviamo dall’IIS Cardarelli di Tarquinia e pubblichiamo
Si dice che Galileo Galilei abbia affermato che dietro ogni difficoltà si cela un’opportunità. In effetti, è proprio nel momento della crisi e di fronte agli ostacoli che l’uomo escogita soluzioni interessanti per superare gli impedimenti e per continuare a fare le stesse cose di prima, anche se in modo diverso… oppure per farne di completamente nuove.
Senza dubbio la situazione contingente costituisce per tutti noi una grande difficoltà. Ma se Galileo era nel giusto, allora, anche nell’attale frangente così complesso devono presentarsi opportunità e scaturire soluzioni originali. A scuola è accaduto: le incognite di questi mesi hanno portato insegnanti e studenti a sperimentare, a cercare alternative e a innovare, approdando molto spesso a soluzioni impensabili in precedenza. Complici del cambiamento sono state le nuove tecnologie. Questo periodo faticoso, infatti, ha spinto e favorito una grande rivoluzione tecnologica nella didattica che non andrà perduta quando finalmente il problema che l’ha generata sarà alle spalle.
La novità è ovunque, nel contenuto e nella forma, nei modi e nella sostanza. L’I.I.S.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia, che ha arricchito da subito la didattica con le nuove tecnologie, quest’anno ha fatto un ulteriore passo in avanti, applicandole al supporto degli apprendimenti a vantaggio di studenti con lacune e insufficienze. Insomma il solito corso di recupero, ma online? Niente affatto! Perché stavolta gli interventi non sono stati gestiti dai docenti, bensì da altri studenti esperti, i “tutor”, che guidati dagli insegnanti, seppur con ampi margini di autonomia, hanno strutturato degli interventi didattici con i compagni e hanno con loro costruito un percorso di studio personalizzato. Come? Attraverso strumenti digitali che hanno consentito di rendere la “lezione” divertente e coinvolgente, perché organizzata come una sfida a vari livelli di difficoltà. Simile a un videogioco, è la metodologia didattica della gamification.
Il progetto, chiamato S.A.P.E.R.I. (Studenti che Aiutano i Prof. a Effettuare i Recuperi Innovativamente), è stato accolto molto positivamente dagli studenti e dagli insegnanti coinvolti e ha avuto ricadute più che positive. Da qui è giunta la seconda opportunità, che l’istituto Cardarelli, e in particolare le ideatrici del percorso, le prof.sse Flora Breccia e Tiziana Civitelli, hanno subito colto. S.A.P.E.R.I. è stato infatti candidato al PREMIO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 2021, la cui finale provinciale ha avuto luogo giovedì 15 Aprile 2021. Il progetto è stato presentato online, in diretta su YouTube, da due studentesse tutor, Chiara Ventolini, classe 3AS, e Serena Laici, classe 3AST. Alla fine della diretta è stato annunciato il vincitore e l’Istituto Cardarelli ha ottenuto un ottimo secondo posto.
“In questa occasione la tecnologia ha giocato un ruolo cruciale. S.A.P.E.R.I. è diventato una realtà grazie ad essa e lo stesso Premio non avrebbe potuto esistere senza. Un progetto integra le necessità degli studenti con una tecnica innovativa di apprendimento”, dichiara la prof.ssa Flora Breccia. “Innovare la didattica è possibile, l’entusiasmo e la partecipazione dei nostri allievi al progetto lo hanno dimostrato”.
“Per noi è la prima volta al Premio Scuola Digitale, un’edizione tutta nuova perché solitamente si svolge in presenza”, aggiunge il Dirigente Scolastico, Laura Piroli. “La tecnologia ha permesso di trovare una strada alternativa e di incontrare altre scuole che, come noi, sanno guardare verso il futuro. È vero, non abbiamo vinto, ma il confronto con ragazzi e colleghi degli istituti del territorio di è già di per sé un grande traguardo. Ora è tempo di mettersi al lavoro per l’edizione 2022!”.
“L’esperienza difficile della pandemia”, conclude la prof.ssa Tiziana Civitelli, “ci ha colpiti e cambiati. Sono tante le lezioni che abbiamo imparato in questi ultimi mesi. Tra queste, ce n’è almeno una di valore positivo. Le difficoltà, infatti, possono anche significare cambiamento e possibilità. Basta assumere un atteggiamento aperto e le opportunità non tarderanno a presentarsi”.