Tarquinia, il PD sui terreni revocati all’Agrario: “Scelta incomprensibile e ingiustificabile: il Comune faccia marcia indietro”

Riceviamo dal Circolo PD Domenica Emanuelli di Tarquinia e pubblichiamo

Dopo Semi di Pace, dopo il consorzio di bonifica, dopo le tantissime associazioni, neanche la Scuola è riuscita a salvarsi dalla “furia Giulivi”: questa amministrazione infatti è stata in grado di non risparmiare neanche l’istruzione e i ragazzi, andando a privare l’Istituto Cardarelli dei terreni che gli erano stati concessi per lo svolgimento di attività didattiche.

Per essere chiari: l’area che l’Istituto Cardarelli è ora costretto a lasciare, in precedenza adibita a campo di tiro con l’arco, ospitava ora un progetto didattico sperimentale di agraria, che rappresenta un fiore all’occhiello non solo della nostra città, ma del nostro territorio in generale, grazie alle tante iniziative ed
attività note che ha svolto e continua a svolgere, contribuendo in maniera determinante all’istruzione dei
nostri ragazzi. Precisiamo poi che quei terreni sono stati completamente ripuliti e bonificati dall’Istituto, grazie agli studenti, agli insegnanti ed al personale che con impegno e abnegazione sono stati in grado di costruire una realtà di primissimo piano. E certamente grazie a tutto questo la città di Tarquinia ora conosce e può apprezzare una visione progettuale che non ha bisogno della nostra pubblica ammirazione per essere nota.

Apprendiamo invece dalla stampa che evidentemente verso questo impegno, da parte di questa
amministrazione, c’è ben poca riconoscenza, perché la scelta di revocare quei terreni non ha spiegazione che tenga: ci si riempie spesso la bocca con le parole “scuola”, “istruzione”, “futuro”, “giovani”, eppure puntualmente queste categorie vengono ignorate o peggio – come in questo caso – messe in difficoltà dalle scelte folli di amministrazioni, come la nostra, per nulla lungimiranza, e tantomeno interessate ad investirvici.

Crediamo che quanto di bello si riesca a creare a Tarquinia sia da premiare, sia da evidenziare, non da
“punire”, invece ciclicamente assistiamo a scelte e decisioni letteralmente incomprensibili: siamo dunque
curiosi di sapere cosa abbia intenzione di fare, questa amministrazione, con i terreni che è andata a
riprendersi: quale scopo migliore, ci domandiamo, dell’investimento sul nostro futuro e sull’istruzione dei
nostri ragazzi? A queste domande vogliamo risposte, e le vogliamo chiare!

E se, come siamo certi, una valida motivazione non c’è, che si ritorni immediatamente sui propri passi e si consenta all’Istituto di proseguire in libertà le attività didattiche che fino ad ora ha svolto con successo e che – ripetiamo – sono un lustro non solo per l’Istituto, ma per tutta la nostra città.

Inoltre, come Partito Democratico di Tarquinia, pensiamo sia giunta l’ora che i consiglieri comunali di
maggioranza abbiano la dignità ed il coraggio di assumersi la responsabilità di fermare questa gestione
dispotica, arrogante, supponente e dannosa della nostra città: è inutile che si prendano le distanze in
privato, il vostro ruolo vi impone di assumervi la responsabilità di dissentire dalle decisioni scellerate del
Sindaco Giulivi, il silenzio è solo complicità.