Riceviamo dal PD di Tarquinia e pubblichiamo
Chi ha rigurgiti fascisti non può stare nelle istituzioni: e che sia chiaro che non è questo o quel partito a dirlo, è in primo luogo la nostra Costituzione.
E che ora non vengano a parlarci della solita “goliardata”. Che un consigliere dell’Università Agraria di Tarquinia vada talmente fiero di aver fatto il saluto romano, o magari che lo sia ancor più dell’ideologia cui richiama, da metterlo in bella mostra sui social è un atto di gravità inaudita: perché denota completa mancanza di senso delle istituzioni ed ignoranza storica, rievocando con preoccupante nostalgia il periodo peggiore della nostra storia.
Ancor più è imbarazzante che a compiere gesti che rievocano il regime fascista sia proprio chi grazie al suo completo opposto, la Democrazia, ha la possibilità, il diritto e l’onere di sedere tra quei banchi.
Pur non essendoci bisogno, vogliamo ricordare che il fascismo non è un’opinione, è un reato. Per questo motivo invitiamo il consigliere a dimettersi immediatamente da un ruolo che non può evidentemente ricoprire, ed i suoi colleghi di maggioranza, a partire dal Presidente Tosoni e dal Presidente del Consiglio Perinu, a prendere prontamente le distanze da gesti di questo genere.