Riceviamo da Nicolò Parrino, PCI di Tarquinia, e pubblichiamo
Siamo ormai entrati nel vivo dell’estate 2023. Una stagione estiva che ha visto numerosi cambiamenti rispetto alle precedenti, con pochissimi eventi e preoccupanti conseguenze dal punto di vista economico del nostro territorio, una amministrazione sempre più lontana dai loro cittadini. – Non si può certo dire che la stagione estiva non è favorevole, di conseguenza non si può dire che il numero dei turisti non ci sia.
C’è però una città, e questa è proprio Tarquinia, che questi benefici non li ha sentiti, non ha spinto per ottenerli, e non ha reagito al cambiamento propizio. La conseguenza? Tutto è rimasto com’è. Dunque in questi mesi di caldo Tarquinia è stata pressoché deserta, il commercio è stato in affanno e i locali hanno preso le ferie. Non ci sono giri di parole da fare per trovare chi ha delle responsabilità su questo andamento lento. Ed è il Comune.
Lo dicono le associazioni che per quanto cerchino di barcamenarsi attorno ad eventi che forse non hanno più nemmeno l’appeal delle loro prime edizioni, non possono fare altro che sottostare all’inerzia dell’amministrazione. Il punto è dirimente: mettere in scaletta molti eventi avrebbe cambiato lo stato delle cose? «Sì, ne sono convinto la nostra città ha bisogno di uno scatto, servono iniziative in cui il Comune faccia da motore, da capogruppo. Solo in questo modo potremmo ragionare insieme e spingere il più possibile per il loro successo. Anche se i numeri non sono ancora nella fase conclusiva è facile comprendere che il potenziale turistico di questa estate così lunga non è stato colto da Tarquinia, mentre non è stato così per Montalto di Castro. Credo che determinate domande dobbiamo porcele e trovare subito una risposta adeguata».
Zero investimenti. «Sono circa 5 anni che Tarquinia non investe in manifestazioni. Purtroppo possiamo fare ben poco, anche se in realtà facciamo già del nostro meglio per migliorare la situazione perché la linea deve essere dettata dall’Amministrazione. Solo da lei può arrivare il giusto input su come muoverci e come fare squadra».
Tanto che i stabilimenti balneari sono impegnati per cercare de fare manifestazioni nei loro locali per cercare di catturare più turisti possibili, «Se però vogliamo pensare a una buona programmazione estiva dobbiamo farlo a partire da gennaio, se non prima insieme ad i commercianti e a tutte quelle categorie che lavorano nel turismo».
Abbiamo avuto l’unico evento la sacra del melone grazie al quartiere di San Martino che tutti gli anni fa questo evento e da un po’ di respiro alla città, adesso arriverà tanto atteso il divino etrusco che un si spera porterà un po’ di gente a Tarquinia, che questo evento è ormai una tradizione locale e importante per le casse dei nostri commercianti.
Basta girare per le vie della nostra città che si vedono solo ricezioni per coprire le buche che ci sono, il giardinetto del piazzale sembra Fort Apache. Vediamo l’ ultimo scempio che ha fatto questa amministrazione non si può visitare il centro delle saline un centro molto interessante che ha una storia importante per la nostra città, per tutto questo dobbiamo dire grazie a questa splendida amministrazione Giulivi.